DOPO L'INCONTRO tra il sindaco Luciano Bacchetta e il Prefetto non si placano le polemiche sull'arrivo dei profughi al rione Prato. E continuano le prese di posizione a livello politico. Il segretario di Rifondazione Paolo Capacci invita il sindaco «ad incontrare le associazioni che lavorano sul territorio proprio per costruire un rapporto costante su quella che è una vera e propria emergenza umanitaria, ma anche incontrare la struttura comunale per approfondire il decreto di riforma del sistema di accesso ai progetti Sprar già attivi».
PER ANDREA Lignani Marchesani, invece, l'incontro tra il sindaco e il Prefetto sull'emergenza profughi «è stato tardivo e privo di concretezza. Non si può dimenticare quanto affermato da Bacchetta a suo tempo, quando invitava il consigliere Sassolini (foto) a ritirare l'interrogazione in materia perché il problema non sussisteva. Per questo l'iniziativa di Sassolini, con cui abbiamo collaborato fornendo, ci sembrava meritevole di supporto in quanto tesa non a esaltare egoismi, ma a tutelare i soggetti deboli, in questo caso i residenti.
CI DISPIACE ma in questa emergenza migranti vediamo nelle cooperative nuove formule di caporalato travestito da solidarietà». Il capogruppo di Forza Italia Cesare Sassolini invece scrive: «Bene ha fatto il sindaco a scendere finalmente in campo dalla parte dei tifernati. Una presa di coscienza tardiva, ma importante. Già un anno fa il problema legato ai migranti fu da me portato in consiglio comunale e oltre un mese fa annunciai l'arrivo - ritenuto presunto, ma veritiero - di un altro gruppo al rione Prato. Finalmente, però, il primo cittadino ha compreso l'importanza della mia interrogazione e il disagio dei nostri concittadini ed è sceso in campo ammettendo l'emergenza delle problematiche sociali».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it