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Altre di Cronaca Compatti liste civiche e 5 Stelle: Inutile proporlo a cose fatte

Un referendum sulla moschea?. Le opposizioni bocciano Mancini

UNO SCHIAFFO in faccia alla Lega Nord. Cade nel vuoto l'appello del consigliere regionale Valerio Mancini che ieri, dalle colonne di questa testata, aveva chiesto alle opposizioni umbertidesi di attivarsi per sostenere il referendum sulla moschea. Da Umbertide viva, Movimento 5 Stelle e Umbertide cambia arriva invece un «no».
Spiega Giovanna Monni, consigliere comunale del centro destra: «No al referendum, atto tardivo e di facciata, che servirebbe solo ad offrire al Comune una difesa d'ufficio del proprio (mal) operato. Se è vero che cittadini si sentirebbero finalmente chiamati in causa, è anche vero che la costruzione del centro seguirebbe comunque il suo iter. Andava fatto prima, per valutare meglio, o impedire, la realizzazione di un luogo così grande rispetto alla città». Non è diversa la valutazione di Umbertide cambia, che con Gianni Codovini, Stefano Conti, Claudio Faloci e Luigino Orazi boccia la consultazione: «È certo uno strumento di partecipazione e quindi va sostenuto per non svilire i diritti di cittadinanza. Tuttavia proporlo a cose fatte non ha alcuna efficacia né politica né normativa. Chiedere seccamente "Centro islamico-Moschea sì o no", quando è già una realtà, rischia solo di alimentare le contrapposizioni. Pensiamo che la strada giusta sia quella da noi intrapresa: chiedere all'amministrazione e al Centro islamico, con atti formali, garanzie, assicurazioni, controlli e rispetto dei valori repubblicani. Insomma governare la questione con trasparenza e non subirla».
Sulla stessa linea il Movimento 5 stelle: «Un referendum sul nuovo centro culturale islamico non serve a nulla e non cambierà lo stato delle cose. Casomai, per sentire cosa ne pensava la popolazione, il referendum doveva essere indetto nel 2011, anno di inizio di tutto l'iter amministrativo e non a procedura ultimata e con i lavori ormai iniziati.
NON VORREMMO trovarci di fronte all'ennesimo tentativo di gettare fumo negli occhi dei cittadini, che si troverebbero ulteriormente presi in giro. È evidente che c'è un vuoto normativo sia a livello regionale che nazionale sulla questione «Moschee», mai affrontata seriamente. La vicenda umbertidese evidenzia questo, insieme alla inadeguatezza e alla superficialità dell'Amministrazione comunale».
Pa.Ip.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 11-08-2016 da wineuropa

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