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Altre notizie Dibattito acceso, le ragioni del si alla struttura e quelle del no.

Moschea, ora parlano i cittadini Divisi tra accoglienza e timori

CENTRO culturale islamico di Umbertide: cittadini a confronto sul tema forse più controverso che si sia mai dibattuto in città. Vittorio Galmacci, pensionato, si dice «assolutamente contrario alla moschea come, ritengo, la maggior parte degli umbertidesi che non sono mai stati nemmeno interpellati». Galmacci stigmatizza poi la bocciatura delle opposizioni locali, ritenendolo un errore politico, del referendum consultivo proposto dalla Lega Nord:
«NON capisco perché non si possa fare un fronte comune tra le opposizioni su questa questione cosi sentita dalla gente». Stesso cognome, ma su fronte opposto, il giovane Jacopo Galmacci: «Sono favorevole a riconoscere un diritto che è prima di tutto costituzionale. Quello che manca e che va ricercato di più è il dialogo tra le parti, che coinvolga la gente, le istituzioni, associazioni. Occorre ci si guardi negli occhi, senza paura, riconoscendoci tutti cittadini umbertidesi, islamici e non. Questo farebbe cadere perplessità e paure. Solo parlando ci si comprende mentre per ora ci si scontra inutilmente su Facebook». No alla moschea per Giuseppe Camerlingo, pensionato: «Sono contrario perché questa struttura potrebbe avere, per le sue dimensioni e per la sua valenza che non si limita certo al locale, un impatto molto importante e grave su Umbertide, piccolo comune dove un centro religioso cosi grande finirebbe per richiamare moltissimi musulmani. Non vorrei che ci trovassimo di fronte ad una lenta ma progressiva islamizzazione della città, che ha una capacità limitata, per le sue dimensioni, di assorbire ed integrare altre culture. In generale poi non dimenticherei la questione della reciprocità, relativamente alla libertà di culto».
MATTEO Cesarini, giovane attivo sul fronte antirazzista, è invece favorevole: «Ognuno deve avere il diritto inalienabile di vivere il proprio credo. E parlo da ateo, ma rispettoso della Costituzione. A Umbertide da anni esiste una comunità islamica che oggi prega in condizioni di precarietà e di quasi nascondimento in un luogo non degno di una città civile come la nostra. La costruzione del centro islamico, con il suo portato di dignità e chiarezza, è un valore aggiunto per Umbertide».
Pa.Ip.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 12-08-2016 da wineuropa

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