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Economia I 35 dipendenti riusciranno a recuperare arretrati e tredicesima

C'e' l'accordo per la Sicomoro Lavoratori reintegrati in altre coop

DOPO mesi di incertezze e senza stipendio, i soci lavoratori della cooperativa sociale «Il sicomoro Alto Tevere» sono stati reintegrati nelle proprie mansioni riuscendo a recuperare gli arretrati - tre mesi di buste paghe oltre alla tredicesima 2015 - ma non la quota sociale inizialmente versata. La soluzione è arrivata a margine di un accordo sindacale tra Uil Fpl e Fisascat Cisl, lo Studio associato Abaco e i 35 lavoratori, per lo più donne tra i 30 e i 40 anni specializzate nell'educazione infantile. Il gruppo ha potuto riprendere l'attività, venendo assorbito nelle cooperative «San Francesco di Sales» e «La rondine», entrambe molto attive in Altotevere nel settore.
«L'UNICO rammarico - commenta Monica Di Angelo, responsabile del comparto di Uil Fpl Umbria - è di non aver trovato una soluzione per ridare ai soci anche la quota inizialmente versata. D'altronde - spiega - quando si entra a far parte di una cooperativa, si diventa imprenditori e questo, purtroppo, fa parte del rischio d'impresa». Nata nella primavera del 2006, «Il sicomoro» ha gestito negli anni l'asilo nido ‘L'arcobaleno', la scuola dell'infanzia paritaria ‘Santa Teresa di Gesù bambino' e il servizio di doposcuola a San Giustino; la scuola dell'infanzia paritaria ‘Turchi don Cristilio' di Trestina, l'asilo paritario di Riosecco e la ‘Casa di Francesco', una comunità educativa residenziale per minori che vivono situazioni problematiche e di disagio all'interno delle proprie famiglie. A luglio l'assemblea dei soci decide di mettere in liquidazione la cooperativa.
«DA ALLORA - ricorda Di Angelo - l'impegno delle organizzazioni sindacali e del liquidatore Massimo Carloni è stato incentrato sul cercare di fare entrare i soci lavoratori, che nel frattempo si erano dimessi volontariamente, nelle cooperative che sarebbero subentrate nei servizi, con gli stessi ruoli». La vicenda si è conclusa positivamente con l'accordo siglato il 31 agosto che prevede l'integrazione di una parte dei lavoratori nella cooperativa ‘San Francesco di Sales' presieduta da Stefano Quadraroli, che gestisce le due strutture di San Giustino e il doposcuola; e la nascita di una nuova cooperativa, la ‘Riosecco onlus', creata su iniziativa degli educatori. Più complesso il quadro della «Casa di Francesco».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 21-09-2016 da wineuropa

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