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Cronaca Nuovi particolari dopo l’arresto del giovane: la notte della tragedia

Piter e Katia, perfetti sconosciuti. Il suo numero non era in agenda

di FABRIZIO PALADINO  
- SANSEPOLCRO -  
TRA GLI OLTRE 200 contatti telefonici di amici e conoscenti di Katia, non c'era quello dell'assassino. In poco più di due mesi d'indagine, i carabinieri - come è noto - hanno convocato in caserma decine di persone, residenti da Sansepolcro fino a Città di Castello. Tutte individuate grazie ai numeri telefonici che la quarantenne uccisa nella notte tra l'11 e il 12 luglio aveva appuntato in svariati post-it e in un'agendina.
L'attuale attività investigativa, dopo l'arresto di Piter Polverini, si sta concentrando su come il ventiquattrenne di San Giustino e la donna si siano conosciuti.
FORSE «l'aggancio» tra Katia e il ragazzo è avvenuto proprio quella sera maledetta, poco prima delle mezzanotte. Il fatto che gli inquirenti siano riusciti lo stesso a individuare Piter e puntare su di lui le loro attenzioni evidenzia ulteriormente la bontà del lavoro dei carabinieri. Insomma, gli investigatori hanno raccolto uno spaccato delle abitudini di persone in alcuni casi molto conosciute, dalle svariate estrazioni sociali, dall'età che poteva andare tra i 20 e i 60 anni. Ad ognuno di questi era stato chiesto di descrivere il tipo di legame che aveva con la vittima e di come aveva trascorso la sera dell'omicidio. Qualcuno ha pure rischiato di finire nei guai negando la conoscenza di Katia quando, invece, i carabinieri potevano dimostrare il contrario.
E A PROPOSITO di tabulati telefonici, è confermato che anche nella notte dell'omicidio non ci sono stati contatti (e neppure in passato) tra Piter e la quarantenne. Probabilmente i due si conoscevano solo di vista: Katia, fermata poco prima dai carabinieri a Lama mentre aveva tentato un furto in chiesa, quella sera voleva a tutti costi «recuperare» denaro. Intorno alle 23,50 parte per Sansepolcro e arriva al bar «La Perla Nera» dove trova Piter. Sentito più volte in caserma, alla fine, il titolare del locale si ricorda dei due, pur se lui non lo conosce di nome. Il resto è storia di questi giorni, con i carabinieri che stanno ora approfondendo quale era il possibile legame pregresso tra il ragazzo e Katia. Intanto è stato fissato per lunedì prossimo in Procura ad Arezzo il conferimento dell'incarico alla genetista, dottoressa Isabella Spinetti, per l'accertamento tecnico non ripetibile sul materiale biologico ritrovato all'interno della Nissan di Piter.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 22-09-2016 da wineuropa

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