«PERCORSI di integrazione e cittadinanza». Questo il titolo ed il tema dell'ordine del giorno presentato da Umbertide cambia in consiglio comunale con l'intento di chiarire le regole di convivenza tra le diverse culture presenti in città bocciato non solo dal Pd ma anche da M5S Stelle e Umbertide Viva. Sullo sfondo la questione «moschea, con un Pd - attacca il movimento - prigioniero di contraddizioni, conflitti interni, mancanza di proposte e che definisce folcloristico l'intervento coraggioso, del Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Natale (che pur piddino, ha bacchettato sonoramente sindaco e giunta, ndr)».
AD UMBERTIDE, per il movimento, si attuano politiche di «indiscriminata ed ipocrita«accoglienza», tese a fare numeri, supportare debiti e tollerare situazioni di irregolarità. Noi vorremmo invece che il rapporto con i cittadini stranieri si basi su opportunità e responsabilità insieme, nel rispetto delle reciproche espressioni religiose, ma prima ancora su una reale integrazione applicando i principi della Costituzione». Claudio Faloci, capogruppo di Umbe. ca, illustra alcune delle proposte del bocciate in consiglio: «E' diritto di ogni comunità avere un luogo di culto dignitoso e un cimitero, nel rispetto però di chiare regole di convivenza. Occorre un comitato scientifico di garanzia nella gestione del centro islamico e la partecipazione di cittadini musulmani in particolare donne, al centro anti violenza e per le pari opportunità; occorre tracciare in modo chiaro la provenienza dei finanziamenti; mantenere un dialogo con le forze dell'ordine; monitorare il rispetto dei diritti dei minori e quello allo studio dei giovani; creare un consiglio delle comunità straniere».
Pa. Ip.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it