UN LIVELLO dell'acqua sceso di quasi 10 metri. Per l'esattezza, di 9 metri e 60 centimetri. Questo il risultato dell'escursione relativa all'invaso di Montedoglio nei 4 mesi più propriamente «critici», ovvero quelli caratterizzati dalla bella stagione e da bassa quantità di piogge. Entrando nello specifico, lo scorso 15 maggio l'acqua della diga arrivava a un'altezza di 384,2 metri sul livello del mare, pari a 87 milioni e mezzo di metri cubi di acqua, ossia inferiore di appena 30 centimetri rispetto alla quota massima autorizzata, che peraltro aveva sfiorato il 22 maggio; appena una decina di giorni fa - il 22 settembre - l'asticella era a 375,6, che corrispondono a 47 milioni di metri cubi, cioè a poco più della metà. Tutto questo è ovviamente «figlio» dell'andamento meteorologico: pioggia abbastanza frequente e clima non certo consono al periodo fino al 21 giugno, quando il caldo e l'estate si sono presentati nel pieno rispetto della data astronomica.
A QUEL PUNTO, precipitazioni sensibilmente calate, soprattutto nei mesi di luglio e agosto e livello che è calato anche in misura consistente, perché nel frattempo il bacino artificiale ha svolto la funzione per la quale è stato costruito, quella di garantire l'acqua per uso irriguo e per alimentare il Tevere a valle. I rilasci sono stati pertanto regolari, con un totale di 29 milioni di metri cubi di acqua, pari a una media giornaliera di 240mila. Un bacino artificiale che, con la sua costruzione, ha permesso pure di limitare fenomeni di piena sul Tevere con il rischio che diversi paesi finissero continuamente sott'acqua. Trattandosi pertanto di una infrastruttura più che utile anche per gli equilibri ambientali, a maggior ragione necessita di una gestione migliore, senza dubbio più calmierata e priva di picchi nell'uno come nell'altro senso. Occorre evitare - come in senso metaforico ha più volte ribadito il sindaco di Pieve Santo Stefano, Albano Bragagni - che Montedoglio venga considerato alla stessa stregua di un «catino», che si riempie e si svuota a più riprese.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it