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Altre News Il sindaco chiede maggiore organizzazione e piu' controlli sanitari

Cerbara, arrivano altre 16 profughe Si infiamma la questione-stranieri

- CITTA' DI CASTELLO -
TORNA a infiammarsi la questione migranti a Città di Castello. Dopo gli 8 richiedenti asilo che erano arrivati al rione Prato a fine agosto, ora giunge notizia di un nuovo gruppo di persone sistemate a Cerbara. Lo ha reso noto il sindaco Luciano Bacchetta durante le comunicazioni nel corso del Consiglio comunale di lunedì quando ha annunciato «l'arrivo di alcune migranti in un appartamento a Cerbara: si tratta di 16 donne di cui 4 incinte. Abbiamo però disposto ulteriori accertamenti perché sembra che in realtà il numero non sia preciso. Abbiamo coinvolto anche le forze dell'ordine».
IL SINDACO, sollecitato anche dalle polemiche che ci sono state in questi giorni da parte di Lega Nord e Forza Italia, ha ribadito che «le cose dovrebbero essere gestite in maniera più programmata ma stiamo improntando, senza interferire con la Prefettura, un canale di dialogo costante con le associazioni di volontariato per verificare se svolgono il loro dovere anche dal punto di vista sanitario e di inserimento sociale». Sull'argomento è intervenuto anche Cesare Sassolini (Fi): «Il gruppo di profughi di via San Florido ha avuto un controllo della polizia e le condizioni igieniche della casa sono risultate pessime. La sensazione è che ci sia solo una situazione di lucro e non di dignitosa accoglienza. Spero facciano controlli a campione anche i vigili Urbani - ha proseguito Sassolini - non deve accadere che i tifernati per lucro e non per solidarietà affittano appartamenti per i gruppi di migranti. Non è possibile tenere esseri umani in condizioni precarie, pericolose per la loro salute e per quella dei vicini». Il sindaco si è detto d'accordo con la necessità di assicurare «condizioni ottimali e certezza di referenti». Intanto nelle stesse ore finti sacchi pieni di soldi sono stati messi davanti alla sede tifernate della Caritas. E' la nuova manifestazione dei militanti di CasaPound per dimostrare che «i falsi profughi accolti sia dalla Caritas che dall'Arci non sono altro che fonte di guadagno».
LA LEGA NORD invece nei giorni scorsi (con i consiglieri Riccardo Augusto Marchetti e Valerio Mancini) ha presentato una mozione in cui si chiede di attivare «un'imposta di 5 euro giornaliere per migrante, alle cooperative, associazioni o privati che si occupano di accoglienza, affinché ci sia un ritorno positivo anche per la collettività tifernate».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 19-10-2016 da wineuropa

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