di FABRIZIO PALADINO
- SANSEPOLCRO -
AVEVA preso di mira anche una dipendente bancaria di San Giustino lo stalker biturgense arrestato l'altro ieri dai carabinieri di Sansepolcro dopo aver tentato di aggredire con una roncola un imprenditore minacciato ormai da tempo. Emergono, dunque, nuovi e inquietanti particolari sul conto del 57enne M.P., disoccupato: negli ultimi mesi, infatti, spostandosi addirittura con la bicicletta, si era portato nella vicina San Giustino appostandosi con sempre più frequenza sotto l'abitazione di una quarantacinquenne del posto del quale si era invaghito. La donna, peraltro, spesso se lo era trovato anche difronte all'istituto di credito. Richieste pressanti, vari tentativi di approccio fino a quando la dipendente si è rivolta due volte - nell'arco di poco più di un anno - ai carabinieri della locale Stazione. Segnalazioni, con altrettanti interventi dei militari, costretti ad applicare il foglio di via.
ANCHE Sansepolcro, però, la sua forma particolare quanto pericolosa di stalking - ma stavolta i motivi passionali non c'entrano - andava avanti, quasi parallelamente, da oltre un anno. L'imprenditore biturgense ha infatti vissuto la bellezza di 16 mesi senza scrollarsi di dosso la pressione dell'altra persona che lo minacciava. Domenica i carabinieri della Tenenza di Sansepolcro - che conoscono bene il soggetto - hanno posto fine alla storia, arrestando nella flagranza dei reati di «atti persecutori» e «violazione di domicilio» M.P., non sposato e gravato da qualche precedente.
STAMANI di fronte al gip del tribunale di Arezzo è prevista la convalida del fermo ma, vista la particolare pericolosità dell'individuo, è possibile che venga attuato un ulteriore provvedimento restrittivo. L'uomo è affetto da problemi di natura psichiatrica, che si sarebbero acuiti di recente, da quando cioè avrebbe interrotto la speciale terapia prescrittagli; è assistito dal locale servizio di igiene mentale. Nell'ultimo fine settimana M.P. si era recato nella frazione di Sansepolcro di Gricignano per accedere nell'azienda di P.R., con la differenza sostanziale che si era procurato una roncola ben impugnata in mano. A stroncare allora sul nascere la volontà intimidatoria ha provveduto il titolare stesso, allertando subito la centrale operativa dei carabinieri; a quel punto, il 57enne ha capito di doversi dileguare ed è ripartito in sella a una bicicletta, ma è stato bloccato dalla pattuglia.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it