NOTIZIE LOCALI

Altre News Il documento approvato in consiglio comunale

No al pedaggio sulla E45 Sì alla messa in sicurezza

LA POSIZIONE di Città di Castello riguardo alla trasformazione della E45 in autostrada è chiara: «Sì alla messa in sicurezza e no a qualsiasi ipotesi che preveda il pedaggio». E' questo il dispositivo votato quasi all'unanimità (tutti a favore tranne Cesare Sassolini di Forza Italia e Andrea Lignani Marchesani di Fratelli d'Italia) dal consiglio comunale tifernate chiamato ad esprimersi sull'annoso argomento.
A SOLLEVARE la questione è stato un ordine del giorno di Castello Cambia, illustrato dal capogruppo Roberto Colombo che faceva seguito alla riunione tra Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e i rappresentanti dei Comuni, risalente all'estate, nel corso della quale l'assessore Massimo Massetti aveva sostenuto le ragioni della messa in sicurezza. «Ma tale posizione non ha copertura istituzionale pertanto chiedo una valutazione negativa del progetto di trasformazione in autostrada della E45 e di fare propria la posizione che l'assessore Massetti ha rappresentato in quella sede», ha esordito Colombo. Significativi i dati dell'Anas citati in aula secondo i quali «con la trasformazione in autostrada il traffico sulla E45 aumenterebbe di oltre un milione di veicoli (pesanti e non) all'anno, il traffico giornaliero passerebbe dagli attuali 16 mila 500 veicoli agli oltre 28 mila mentre con l'introduzione del pedaggio aumenteranno in maniera esponenziale i costi che i molti lavoratori pendolari dell'Altotevere ogni giorno dovranno sostenere per raggiungere il posto di lavoro, stimati mediamente in 150 euro mensili». L'assessore Massetti nel suo intervento ha parlato di «un'indicazione per il governo e non di un voto vincolante sulla base delle 60 pagine di relazione, in cui i limiti dell'ipotesi autostrada erano apparsi evidenti e insuperabili. Ho ribadito che la messa in sicurezza fosse la priorità, anche sulla base delle risorse che stanno finanziando i cantieri aperti e che il pedaggio ci trovava contrari». Due le voci fuori dal coro di consensi al documento.
UNA è stata quella di Cesare Sassolini, capogruppo di Forza Italia: «E' possibile, come avviene in Francia, escludere dal pedaggio ed è doverosa l'installazione di barriere fonoassorbenti. Trasformare la E45 in autostrada significa sistemare definitivamente la viabilità locale». Ha votato ‘no' al documento anche Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d'Italia secondo il quale «l'autostrada non si fa perché non c'è più il finanziatore privato e non certo per una conversione ambientalista. Non ci sono i soldi neanche per la messa in sicurezza», ha chiosato.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 22-10-2016 da wineuropa

Invia il tuo commento

Che Tempo Fara'