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Cronaca Il consigliere regionale Guasticchi parla di 'emergenza sociale'

Alloggi abusivi, pugni e degrado. E' ancora polemica sull'ex fornace

UN PAIO di sere fa la scazzottata in un bar che ha visto finire in ospedale due extracomunitari clandestini e due carabinieri intervenuti per bloccarli. Ieri, come conseguenza, ecco una marea di polemiche sulla ex fornace, dove i due immigrati avevano trovato alloggio abusivo e che assurge a problema regionale. E' stato il consigliere regionale del Pd Andrea Smacchi, in una interrogazione, a dire che «è il momento di dire basta a episodi che da mesi riempiono le cronache relativi alla ex fornace di Umbertide. Un progetto nato come riqualificazione e ora diventato ricettacolo di occupanti abusivi dove spesso si consumano episodi di criminalità».
ATTACCA anche Marco Guasticchi che dai banchi di Palazzo Cesaroni, in un'altra interrogazione, parla di «emergenza sociale», annunciando la richiesta alla presidente della Regione Marini di attivarsi per spostare la caserma dei carabinieri proprio nell'area della ex fornace. Anche la Lega Nord, con il neo commissario cittadino Vittorio Galmacci ci mette del suo: «Quanto accade è diretta conseguenza di un'amministrazione comunale assente, impegnata ad assicurarsi voti con la costruzione del centro islamico e assolutamente lontana dalle esigenze della gente.
LA EX FORNACE è in totale abbandono mentre il Comune è incapace di gestire il territorio». Duro il movimento Umbertide cambia con Luigino Orazi: «La sera dopo le ore 21 - dice - girare per alcune zone di Umbertide è poco raccomandabile. L' amministrazione, a forza di continuare a dire che tutto va bene ci ha portato ad una situazione di rischio per la sicurezza dei cittadini». Gli fa eco Stefano Conti.
«L'INCERTEZZA e la confusione che caratterizzano l'operato del Comune e del Pd in materia di immigrazione cominciano a dare i risultati: occupazione abusiva della ex fornace, posizione debole nel confronto culturale e religioso, aumento della disoccupazione, episodi di violenza mentre la comunità musulmana tende a chiudersi nelle proprie consuetudini, fuori da un reale percorso di integrazione». Troppe le sottovalutazioni per Conti, che conclude: «ciò che accade è in buona parte frutto dell'ipocrisia e del buonismo che ha caratterizzato il rapporto tra amministrazione e comunità straniera per 20 anni».
Pa. Ip
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 22-10-2016 da wineuropa

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