- CITTA' DI CASTELLO -
C'È UN RIPENSAMENTO rispetto al progetto originario per la sistemazione della diga di Montedoglio: adesso si prevede una struttura più bassa di un metro per aumentare la distanza fra la massa d'acqua sfiorante e il coronamento della diga. E' quanto emerso durante un convegno al Borgo Palace Hotel di Sansepolcro e organizzato dal locale Lions Club proprio sull'invaso, il cui muro di sfioro crollò il 29 dicembre 2010. All'evento ha preso parte anche Fabio Lunardi, direttore di Ente Acque Umbre Toscane e l'ingegner Alessandro Ghinelli, membro del pool di professionisti che hanno realizzato il progetto. Proprio quest'ultimo ha spiegato come sia arrivata l'approvazione anche da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che però ha imposto agli stessi progettisti alcune prescrizioni, per aumentare la sicurezza dell'intera struttura.
«SIAMO dunque in una situazione di ripensamento rispetto al progetto originario - ha detto Ghinelli - il quale prevede una struttura in cemento armato a mensola, in grado di sfiorare l'acqua di piena dell'invaso. La capacità massima non sarà più, quindi, di 150 milioni di metri cubi di acqua, ma rimarrà pur sempre intorno ai 140. Aspettiamo solo di conoscere l'esito delle osservazioni della Direzione nazionale dighe e le risposte le avremo nelle prossime settimane». Per cui l'inizio dei lavori subirà di nuovo uno slittamento.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it