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Cronaca I carabinieri hanno trovato 65 grammi di droga nella sua abitazione

Spacciava coca, preso il pusher che era il riferimento della vallata

di GAIA PAPI
ERA DIVENTATO il punto di riferimento dello spaccio a Pieve Santo Stefano, ma aveva sviluppato con un mercato fiorente un po' in tutta la Valtiberina.
Un cittadino italiano, con doppia nazionalità (argentina oltre a quella italiana), una volta capito come funzionavano i «giochi» dello spaccio, si era messo in proprio, diventando ben presto il pusher di riferimento dell'intera vallata. I consumatori sarpevano di potersi rivolgere a lui in qualsiasi momento. L'uomo si recava a Perugia a fare il carico di stupefacenti per poi rivenderla al dettaglio nella zona. E il gioco era fatto. Un gioco che fruttava la bellezza di circa tre mila euro al giorno.
Fino a quando due sere fa i militari della stazione di Pieve Santo Stefano e del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Bibbiena c'hanno messo gli occhi sopra e lo hanno fermato. Dopo qualche ora di servizi di osservazione e controllo degli assuntori di sostanze stupefacenti che sono stati fermati immediatamente dopo averla acquistata, hanno deciso di fare irruzione all'interno dell'abitazione di F.A.E. di 48 anni, originario di Buenos Aires, in località Mignano Montalone.
DURANTE la perquisizione, i militari hanno trovato 65 grammi di cocaina suddivisa in ovuli, pronti quindi ad essere immessa sul mercato, materiale per il confezionamento e la somma di 3.400 euro, denaro ritenuto dai militari l' «incasso della serata» per la vendita delle sostanze stupefacenti. Terminate le formalità di rito, l'italo - argentino è stato associato alla casa circondariale di Arezzo dove questa mattina sarà sottoposto a processo con il rito direttissimo in Tribunale ad Arezzo.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 09-12-2016 da wineuropa

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