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Cronaca Sansepolcro, suore rinchiuse nella cappellina. Tre giostrai arrestati

Ladri assaltano il convento e fuggono La madre superiora da' l'allarme: presi

di CLAUDIO ROSELLI  
UN PRIMO tentativo nello stesso luogo era già andato a vuoto sabato scorso. L'altro ieri, invece, sono intervenuti i carabinieri della Tenenza di Sansepolcro, che hanno arrestato i tre giostrai «sinti» residenti a Roma e tornati nel capoluogo biturgense con preciso obiettivo lo storico convento dei frati cappuccini, nel quale dal settembre del 2015 vivono le suore «Olivetane».
I componenti della banda - P.R. di 40 anni, T.O. di 55 e V.S. di 26 - sono tutti pregiudicati per reati contro il patrimonio e verso le 18,30 del giorno dell'Immacolata hanno forzato una finestra per introdursi all'interno del complesso religioso, asportando suppellettili e arredi sacri per poi accatastarli in una stanza. Dapprima, però avevano chiuso le cinque suore all'interno della cappellina e allora la madre superiora, suor Maria Saccente, che aveva con sè il telefonino, era stata solerte nel chiamare i carabinieri, che in quella fascia oraria stanno adesso potenziando i controlli con tre pattuglie al giro nei posti più a rischio.
I MALVIVENTI, a bordo di una Renault Clio rossa di proprietà di uno del gruppo, sono stati subito intercettati e di fatto accerchiati dalle auto dei militari a distanza di appena 300 metri dal convento, in via del Petreto.
Per liberare le suore, i carabinieri hanno poi dovuto sfondare la porta. Ieri mattina - al termine del rito direttissimo al tribunale di Arezzo - il giudice ha condannato i tre a un anno e otto mesi di reclusione (pena patteggiata) e per i due più anziani di età - che avevano una mole maggiore di precedenti a loro carico - è stata disposta la misura cautelare dell'obbligo di permanenza nel Comune di Roma, nonché il divieto di uscire di casa dalle 20 fino alle 7 della mattina seguente.
SU PROPOSTA della Tenenza biturgense, il dottor Bruno Failla, questore di Arezzo, ha emesso per tutti il foglio di via obbligatorio, con ritorno proibito per tre anni nel territorio di Sansepolcro. Una brillante operazione dell'Arma, quindi, resa possibile intanto dalla prontezza della madre superiora, poi dai servizi di controllo messi in atto e anche dalla collaborazione della popolazione, che in ultimo si era recata spontaneamente in caserma per segnalare gli strani movimenti e i sospetti che poi si sono rivelati fondati. I fermati erano già nel mirino delle forze dell'ordine proprio per quanto accaduto sabato scorso e anche il momento della loro cattura è stato piuttosto concitato, perché alla scena hanno assistito diverse persone.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 10-12-2016 da wineuropa

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