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Addio a Marcello Ortalli, il presidente-gentiluomo

di FABRIZIO PALADINO
- CITTA' DI CASTELLO -
E' STATO lui, il dottor Marcello Ortalli, il vero presidente-gentiluomo. Quello amato da tutti, impegnato da sempre nel sociale, con la grande passione dello sport e del calcio in particolare. Il «presidente» se ne è andato durante la notte tra lunedì e martedì (nel giorno del suo ottantaseiesimo compleanno), dopo aver combattuto una malattia che non gli ha dato scampo.
ERA RICOVERATO da alcuni giorni all'ospedale di Città di Castello dove familiari e amici, anche nelle ultime sue ore, non lo hanno certo lasciato solo. Conosciuto dirigente calcistico in tutta la regione, giocatore in gioventù, avendo vestito le maglie da portiere del suo Città di Castello e poi del Gubbio nei campionati di serie D degli anni cinquanta. Una brillante carriera professionale alle spalle: laurea in farmacia, il lavoro in una società farmaceutica di livello mondiale arrivando a ricoprire incarichi di massimo livello. E poi, di ritorno nella «sua» Città di Castello, gli incarichi dirigenziali nel gruppo Cepu, ma anche e soprattutto nel mondo del calcio.
NEI PRIMI anni '90 si avvicina al Selci Nardi in quanto vi militava il figlio Enrico, poi prematuramente scomparso. Sempre a fianco della Cepu anche nell'esperienza all'Arezzo insieme a Egidio Polidori; diventa poi presidente del club rossonero nei primi anni del 2000 e a maggio scorso è stato pure premiato dalla stessa società selciarina in occasione dei 70 anni dalla fondazione. Negli anni successivi è consigliere del Panathlon Valtiberina, presidente dell'Associazione Veterani dello Sport, poi entra nel Città di Castello quale rappresentante del gruppo Cepu fino a ricoprire la carica di presidente che ha significato pure la vittoria di un campionato di Eccellenza, con promozione in serie D ed anche un coppa Italia di categoria. Da due anni era presidente onorario della società capitanata da Stefano Caldei.
«ERA UN VERO signore, lo è sempre stato, anche nella discrezione con la quale seguiva il ‘suo' Città di Castello - è stato sottolineato in una nota del club - ora che non ricopriva più ruoli operativi. Ci mancherà, come mancherà a tutti coloro i quali hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Un amico insostituibile, prima ancora che il dirigente appassionato e partecipe». Anche il sindaco Luciano Bacchetta e l'assessore allo sport Massimo Massetti hanno manifestato il loro dolore per la scomparsa. Ortalli lascia il figlio Nicola e i fratelli Delia e Gino. L'ultimo saluto a Marcello Ortalli, domani alle 14,30 nel Santuario della Madonna delle Grazie.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 11-01-2017 da wineuropa

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