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Politica Sansepolcro, una decisa presa di posizione contro l'ente gestore

Acqua e rifiuti, operazione-risparmio. Il Comune: troppe spese, ora basta

di CLAUDIO ROSELLI
BATTAGLIA decisa dell'amministrazione comunale di Sansepolcro contro le politiche gestionali di acqua e rifiuti per prediligere un calcolo su base pro capite. Una battaglia iniziata in campagna elettorale e ora proseguita con l'inizio del mandato da parte della coalizione a sostegno del sindaco Mauro Cornioli. La municipalità biturgense evidenzia come anche negli ultimi giorni del 2016, quando notoriamente a fine anno si stilano i bilanci e si delineano nuovi progetti, l'attuale modello semi-privatistico abbia mostrato tutti i suoi limiti fra agevolazioni ininfluenti, spese eccessive e assoluta mancanza di controllo e tutela per i Comuni.
«Ancora una volta - dichiara l'assessore ai beni comuni, Gabriele Marconcini - ci troviamo a dover sottolineare la scarsa efficienza da parte dell'Ait (Autorità Idrica Toscana) nello svolgere quelle che dovrebbero essere le sue funzioni di controllo sull'attività di gestione del servizio idrico integrato». L'assessore Marconcini si riferisce in particolare al piano tariffario 2017 presentato nelle scorse settimane da Nuove Acque.
«Come denunciato dal Comitato Acqua Pubblica di Arezzo e da Confesercenti - prosegue Marconcini - i vertici dell'azienda hanno sbandierato agevolazioni e riduzioni che, dati alla mano, si traducono in realtà in sensibili aumenti verso quelle fasce che consumano meno acqua. Si tratta a nostro avviso di una scelta molto discutibile, che riflette una scarsa sensibilità sociale ed ecologica. Come amministrazione, il nostro obiettivo è quello di proporre con forza un calcolo delle tariffe su base pro capite, attraverso l'autodichiarazione e la successiva verifica dei consumi». Per quanto riguarda invece l'altro delicato tema dei rifiuti, Marconcini rivendica la scelta di votare contro i bilanci di previsione 2017 e triennale, approvati lo scorso 29 dicembre all'assemblea dell'Ato.
«I DUE DOCUMENTI comprendono capitoli di spesa piuttosto onerosi, su tutti gli oltre 186mila euro di spese dirigenziali - è sempre Marconcini a parlare - che non si traducono in alcun modo in un servizio di tutela e supporto in favore dei Comuni. Considerando inoltre il fatto che l'attuale sistema delle quote partecipative prevede per il Comune di Sansepolcro solamente un modesto 0,77%, per quale motivo dovremmo assecondare simili impegni economici senza trarre alcun beneficio per i nostri cittadini?». Fin dal giorno del suo insediamento, l'amministrazione comunale di Sansepolcro ha dichiarato guerra ai «carrozzoni» degli enti territoriali. Fra bilanci onerosi (e relativi costi per i cittadini) e la scarsa capacità di tutelare realmente i comuni, Ait e Ato rappresentano inequivocabilmente un grande stimolo a proseguire nella lotta a queste politiche di gestione del tutto controproducenti per la cittadinanza.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 13-01-2017 da wineuropa

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