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Altre notizie Welfare di comprensorio in Altotevere. Via alla fase operativa

Nuove sfide per i servizi sociali In rete i progetti di assistenza

LA ZONA SOCIALE 1 è una realtà: dopo l'approvazione della convenzione da parte del Consiglio comunale, il 2017 si apre con una buona notizia che mette in rete i Servizi sociali e pone basi concrete per un welfare di comprensorio in Alto Tevere Umbro. A fare il punto attorno al delicatissimo settore è l'assessore ai servizi sociali del Comune Luciana Bassini: «Entrare nella fase operativa della zona sociale era un obiettivo strategico per garantire livelli uniformi di prestazioni su tutto il territorio di riferimento, offrendo pari opportunità ai cittadini e migliorando l'organizzazione dei servizi e le competenze specialistiche soprattutto in settori come la non-autosufficienza con una domanda in espansione».
SU QUESTO segmento di assistenza il Comune è attivo con punti di ascolto nei Centri di Salute e da gennaio anche con il Segretariato sociale, che orienta e accoglie il cittadino fin dal primo contatto. L'assessore riporta i numeri degli Uffici di cittadinanza che danno l'ordine di grandezza dell'intervento pubblico: 100 accessi mensili, mille e 600 utenti in carico, 13 mila 600 prestazioni e 900 domande di contributo assistenziale, 600 sono gli utenti in assistenza economica. Nel segmento anziani in particolare i cittadini in assistenza sono 45, le domande soddisfatte 13 su 15, 44 gli alloggi a disposizione e 20 gli utenti di telesoccorso. L'assessore Bassini focalizza poi l'attenzione sulle politiche per i minori con il progetto presentato alla Regione Umbria per 62 mila euro nell'ambito del piano europeo per ridurre il rischio di allontanamento dal nucleo familiare da bambini tra zero ed undici anni. Insieme al Protocollo d'intesa per l'inserimento scolastico del bambino adottato, l'affido familiare sarà rivisitato alla luce delle linee guida della Regione.
«CI ASPETTIAMO risultati importanti anche dal Sia, lo strumento a contrasto della povertà, che punta non solo sull'assistenza ma sull'inclusione attiva attraverso un sostegno complesso, economico ma non solo, che coinvolge in prima persona il soggetto e razionalizza le prestazioni verso i 35 beneficiari per i quali il Sia è già in corso di attivazione», ha precisato ancora l'assessore nel tracciare un bilancio del comparto ad inizio anno.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 19-01-2017 da wineuropa

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