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PASSATA è la tempesta: questo l'inizio della celebre poesia di Giacomo Leopardi - intitolata appunto «La quiete dopo la tempesta» - che può essere applicato alla realtà della Valtiberina, proprio perché sono cessati neve e forte vento, anche se la tregua potrebbe essere solo momentanea. Fra i postumi dell'ondata di freddo e della bufera che ha imperversato sulle zone montane c'è senza dubbio la particolare situazione vissuta da un camionista polacco, rimasto fermo per due giorni all'altezza del chilometro 13 della strada Marecchiese, a poca distanza dal valico di Viamaggio: il suo autoarticolato si è bloccato durante la salita a causa del ghiaccio e a nulla sono valsi i tentativi del conducente di farlo ripartire; si è allora reso necessario nel pomeriggio di ieri l'intervento di carabinieri e protezione civile, prima che il pesante mezzo potesse tornare a circolare.
SGOMBERA anche la E45, messa a dura prova dall'abbondante precipitazione: tuttavia, nella mattinata sempre di ieri si è verificato un incidente nella galleria del passo di Verghereto (siamo già in Romagna) fra un pullmino con targa rumena che trasportava persone e un tir, con il primo veicolo che ha tamponato il secondo. Tre i feriti, compreso l'autista del pullmino, tutti soccorsi dal 118 e trasportati all'ospedale Bufalini di Cesena; uno di essi, rimasto incastrato fra le lamiere, è stato liberato dai vigili del fuoco. La buona notizia è che nessuno corre pericolo di vita. Situazione più tranquilla anche a Pieve Santo Stefano, dove la coltre formatasi aveva superato una spanna e nella zona di Badia Tedalda: 80 centimetri di neve ai lati, ma viabilità garantita grazie ai tre spalaneve in azione, energia elettrica ripristinata dopo brevi momenti di black-out e nessuna località isolata; a Rofelle, il disagio è stato risolto grazie anche all'aiuto degli immigrati.
C.R.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it