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Arte e Cultura Lo storico e i due grandi artisti. L'esposizione fino al 4 giugno

Longhi fra Piero e Caravaggio. La mostra apre una grande stagione

di CLAUDIO ROSELLI
DOPO LA NOTIZIA del posticipo a domenica 12 febbraio, fervono i preparativi a Sansepolcro per l'inaugurazione della mostra «Nel segno di Roberto Longhi. Piero della Francesca e Caravaggio», primo appuntamento di un 2017 davvero ricco di impegni e proposte culturali per la cittadina biturgense.
Allestita negli spazi del Museo Civico, l'esposizione sarà aperta al pubblico fino al 4 giugno prossimo e costituirà la prima parte di un percorso che da qui a novembre permetterà ai visitatori di ammirare importanti opere dei grandi maestri italiani in dialogo con i capolavori di Piero. Nel dettaglio, la mostra presenterà un inedito accostamento tra Caravaggio e Piero della Francesca.
Questi due artisti, apparentemente così lontani e diversi, sono in realtà accomunati da una lunga opera di studi e ricerche portata avanti negli anni da Roberto Longhi (1890-1970), una tra le più autorevoli personalità della storia dell'arte del XX secolo. Del Caravaggio, Longhi fu «scopritore» moderno, lucido studioso e collezionista, tanto da acquisire intorno al 1928 il «Ragazzo morso da un ramarro». Questa tela, dipinta intorno al 1595, rappresenta uno dei più significativi capolavori giovanili del Merisi e sarà tra le principali attrazioni della mostra biturgense.
QUASI COME in un'istantanea fotografica, il quadro coglie il momento in cui il giovane si ritrae improvvisamente per il morso di un ramarro. Il tutto, accompagnato dagli splendidi dettagli di natura morta e gli straordinari giochi di luce tipici del Maestro milanese. Su Piero della Francesca, Longhi scrisse nel 1927 una monografia tuttora imprescindibile, anticipata dal saggio del 1914 dal titolo «Piero dei Franceschi e lo sviluppo della pittura veneziana», fondamentale per l'innovativa lettura del pittore di Borgo Santo Sepolcro.
A ideale apertura della mostra, il celeberrimo «Polittico della Misericordia», protagonista della recente esperienza natalizia di Palazzo Marino a Milano e riportato oggi al suo assetto originario. La rassegna includerà inoltre la tavola di Ercole de' Roberti «Ritratto di giovane», che verrà esposta in mostra a testimonianza della «discendenza, per quanto evoluta e ormai incrociata di veneto», del profilo «nitido» del giovane dai profili di Piero, come ebbe a riconoscere Longhi nel volume «Officina ferrarese» del 1934.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 04-02-2017 da wineuropa

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