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Arte e Cultura Il celebre ragazzo morso da un ramarro a fianco della resurrezione

Caravaggio, e' il giorno del battesimo. L'opera sara' in mostra fino a giugno

di CLAUDIO ROSELLI
- SANSEPOLCRO -
CI SIAMO. Sansepolcro si appresta a vivere un fine settimana significativo non soltanto a livello artistico-culturale ma anche mediatico. Saranno insomma due giornate all'insegna del movimento nella città biturgense. Prende infatti il via primo grande evento del 2017, dal titolo «Nel segno di Roberto Longhi. Piero della Francesca e il Caravaggio». Stamani la presentazione ufficiale e da domani via libera all'ingresso dei visitatori, che avranno tempo di fino al 4 giugno per ammirare il celebre «Ragazzo morso da un ramarro», opera di Michelangelo Merisi, più conosciuto come il Caravaggio. Appuntamento per le 11 di stamani al museo civico, fulcro di una operazione più complessiva iniziata con il trasferimento a Milano della tavola centrale della Madonna della Misericordia di Piero; assieme al sindaco Mauro Cornioli e all'assessore alla Cultura, Gabriele Marconcini, ci saranno l'amministratore delegato di Civita Mostre, Alberto Rossetti e la curatrice dell'esposizione, la storia dell'arte Maria Cristina Bandera. È la prima parte di un percorso che di qui a novembre permetterà ai visitatori di ammirare importanti opere dei grandi maestri italiani in dialogo con i capolavori di Piero. Nel dettaglio, la mostra è imperniata su un inedito accostamento fra Caravaggio e Piero della Francesca, artisti lontani e diversi ma solo in apparenza, perchè in realtà sono accomunati da una lunga opera di studi e ricerche portata avanti negli anni da Roberto Longhi, una tra le più autorevoli personalità della storia dell'arte del XX secolo.
IL «RAGAZZO morso da un ramarro», tela di fine XVI secolo, è fra i capolavori più importanti di Caravaggio e diventa l'attrattiva di turno assieme alla Resurrezione ancora sotto ponteggio, con la quale divide la stessa parete nelle due sale centrali della collezione d'arte biturgense. Longhi è stato grande studioso di Caravaggio e di Piero della Francesca, tanto da scrivere nel 1927 una monografia sul sommo artista di Sansepolcro, ma nella rassegna che si apre di fatto oggi c'è anche un'altra opera: il «Ritratto di giovane» di Ercole de' Roberti, che sta a testimoniare la «discendenza, per quanto evoluta e ormai incrociata di veneto», del profilo «nitido» del giovane dai profili di Piero, come ebbe a riconoscere lo stesso Longhi nel volume «Officina ferrarese» del 1934. Accanto a queste opere, sono infine esposti documenti provenienti dall'archivio, dalla biblioteca e dalla fototeca della Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 11-02-2017 da wineuropa

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