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Newsletter WineuropaSviluppo & Economia A causa di scarsi ausili Web e tecnologie antiquate occorreranno anni prima che i moderni tutori dell'ordine possano rendere le nostre strade totalmente sicure. Analizziamone i motiviForze dell'ordine, la sicurezza sara' connessa?Sono anni che le grandi produzioni hollywoodiane propongono film in cui i poliziotti usano attrezzature hi-tech per dare la caccia ai delinquenti: gli esempi più famosi, in questo senso, sono sicuramente Minority Report e Robocop. Sappiamo bene, però, che nella vita reale le cose non vanno esattamente allo stesso modo e i tutori dell'ordine devono accontentarsi di utilizzare tecnologie antiquate per il loro preziosissimo lavoro di controllo e pattugliamento delle città. Il terzo occhio del poliziotto Il poliziotto del futuro sarà completamente connesso a una sorta di centrale operativa che dispone di informazioni aggiornatissime, la quale provvederà a dare istruzioni corrette e tempestive sugli interventi da compiere. Non sarà solo a conoscenza del luogo dove stazionano i poliziotti, ma sarà anche in grado di sapere cosa stanno facendo in quel preciso istante. Immagini scattate live attraverso apposite Body-Cam, videocamere di sorveglianza e droni saranno di estremo aiuto per questa funzione. Tramite sensori, sarà inoltre possibile misurare funzioni corporee sotto stress, come il battito cardiaco e la frequenza respiratoria. Situazioni di pericolo potranno quindi essere individuate e fronteggiate prontamente. Sulla base di istruzioni concrete, i poliziotti potranno essere informati quasi immediatamente, sulla via di fuga scelta dalla persona sospetta e su come bloccarlo, nel migliore dei modi. Oltre a tutto ciò, programmi speciali sono in grado di elaborare in quali luoghi colpiranno prevedibilmente i delinquenti. Prima che il reato possa essere compiuto, la polizia potrà essere già sul posto. I primi progetti pilota attuati dalla polizia tedesca a Monaco e Norimberga, hanno già dimostrato l'efficacia dell'analisi di questi dati di primaria importanza. Il numero dei furti in appartamento è effettivamente diminuito. Ostacoli da fronteggiare Trasmissione dati - Sappiamo che quando numerose persone si concentrano in un luogo, la connessione di telefonia mobile tende ad andare in tilt. Il "poliziotto connesso" rischia così di lavorare offline e ciò, in situazioni critiche, potrebbe costituire un pericolo. Inoltre, la rete pubblica si presta ad essere manipolata; la soluzione potrebbe essere una rete criptata, ad uso esclusivo delle autorità e delle forze dell'ordine. Tutto questo però diventerebbe piuttosto costoso. Manipolazione - È stato più volte dimostrato che quanto più la tecnologia è complessa tanto più si rivela vulnerabile (o appetibile per essere violata). Non osiamo neppure immaginare cosa potrebbe accadere se i pirati informatici riuscissero ad assumere il controllo di una centrale di polizia o qualora riuscissero a manipolare le immagini live di una videocamera di pubblica sicurezza. Tutela della privacy - L'argomento racchiude un'enorme conflittualità: la sorveglianza live globale difficilmente può coesistere con la tutela dei diritti personali di cittadini e dei tutori dell'ordine al lavoro. Tempi di attuazione - Per l'attrezzatura digitale manca ancora un ambito giuridico collettivo e ogni stato tende ad occuparsene in proprio. L'iter per richiedere la necessaria autorizzazione richiede molto tempo. E così, la tecnologia che oggi si rivela moderna e al passo con i tempi, potrebbe essere già antiquata tra qualche anno all'atto della sua implementazione pratica. Il futuro sarà sicuro? Notizia tratta da punto-informatico.it
Inserita il : 16-02-2017 da wineuropa Invia il tuo commento |
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