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Altre di Cronaca Sansepolcro: i postumi della bufera hanno lasciato il segno

Due anni fa la tempesta di vento. Lavori bloccati dopo l'emergenza

di CLAUDIO ROSELLI
OLTRE IL TEMPESTIVO lavoro nella fase di emergenza, poco o nulla per il resto. Sono trascorsi esattamente due anni da quell'indimenticabile 5 marzo 2015, quando dodici ore di vento continuo (dalle 2 di notte fino alle 14) a una velocità di oltre 160 orari dettero una bella mazzata al patrimonio arboreo cittadino di Sansepolcro, con oltre 300 piante abbattute e intere zone che non hanno più alberi come arredo. Un lavoro fenetico e proficuo nei giorni successivi, poi... «La situazione è praticamente rimasta immutata - dice l'attuale assessore biturgense ai lavori pubblici, Riccardo Marzi - anche se riconosco che nell'immediato si operò davvero bene. Sono trascorsi due anni e dai cittadini arrivano richieste continue, riguardanti soprattutto i postumi di quella inaudita bufera. Ripristino della superficie stradale e dei marciapiedi, oltre che messa in sicurezza laddove le piante hanno subito lacerazioni più evidenti: queste sono le ‘voci' sulle quali dobbiamo intervenire, perché al posto dei fusti delle piante si sono formati in alcuni casi dei veri e propri crateri. Anche l'aspetto estetico delle zone di periferie colpite non è dei migliori». E allora, la nuova amministrazione - che ha preso in consegna anche questo capitolo - in che modo ha pensato di intervenire?
«NELL'IMMEDIATO - sottolinea Marzi - abbiamo stanziato 30mila euro per i lavori nei punti più delicati: Porta Fiorentina, viale Osimo, via Gandhi nella zona sud, ma anche viale Luigi Fatti e via Leonardo da Vinci. Possiamo comunque contare su un finanziamento di 750mila euro proprio per le asfaltature delle strade, da utilizzare in tre tranche annuali da 250mila. Lo faremo subito, anche se dovremo attendere l'inizio della bella stagione». E le ripiantumazioni degli alberi? «Argomento più delicato, perchè si era parlato anche di ripensare questa operazione, scegliendo piante autoctone da collocare nei luoghi rimasti più scoperti, ma vi sono problemi di risorse». A proposito di alberi, un progetto era a stato a suo tempo presentato dalla Consulta Interprofessionale dei Tecnici della Valtiberina Toscana. Che fine ha fatto? E qui interviene per la Consulta l'architetto Giuliano Del Teglia: «Lo abbiamo riproposto ai nuovi amministratori, limitatamente alla zona di Porta Fiorentina e con anche una rivisitazione della viabilità, considerando la presenza dell'Autostazione. C'era anche un'ipotesi di finanziamento; per meglio dire, di autofinanziamento collettivo fra i cittadini che potevano offrire soldi, oppure macchinari o disponibilità di tempo...».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 06-03-2017 da wineuropa

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