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Politica SANSEPOLCRO L'AMMINISTRATORE RICORDA CHE IN DIECI MESI SONO STATI VINTI DUE BANDI REGIONALI. ESTERNAZIONI DA BAR

Appalti pubblici, e' bagarre tra l'assessore Marzi e Forza Italia

SONO GLI APPALTI pubblici (e non solo quelli) l'attuale oggetto di diatriba a Sansepolcro fra l'assessore Riccardo Marzi e il coordinamento di Forza Italia.
«La legge vieta tassativamente lo ‘spacchettamento' degli appalti e lo punisce a livello sia penale che amministrativo - dice Marzi - e inoltre Forza Italia chiede l'attivazione della videosorveglianza quando lo è già da un mese; parla di isolamento politico dell'amministrazione Cornioli e fa finta di non sapere che in 10 mesi abbiamo già vinto due bandi regionali e siamo in corsa con un terzo (ristrutturazione delle mura, ampliamento della videosorveglianza e orti sociali); parlano del progetto di riqualificazione della zona industriale di Santafiora e a malapena conoscono di cosa si parla. Forza Italia di Sansepolcro pensa forse di ovviare a 10 anni di totale latitanza politica con qualche esternazione da bar contro l'amministrazione comunale?», conclude Marzi.
PRONTA LA REPLICA degli «azzurri», che riportano l'articolo 51 del decreto n. 50/16 , laddove si precisa che «al fine di favorire l'accesso delle microimprese, piccole e medie imprese, le stazioni appaltanti suddividono gli appalti in lotti funzionali, in conformità con le categorie o specializzazioni nel settore dei lavori, dei servizi e delle forniture». Per ciò che attiene la videosorveglianza, Forza Italia risponde senza mezzi termini: «Apprendiamo solo adesso che, secondo lei, il sistema funziona da appena un mese, mentre a noi risulta che lo stiate testando in quanto mancante di alcune postazioni. Non solo: le forze dell'ordine non hanno ancora i mezzi per visionare le immagini. Per quanto riguarda i bandi regionali vinti, facciamo i nostri rallegramenti e a maggior ragione non ci spieghiamo il bisogno di vendere dei beni comunali in tre anni per un importo vicino ai tre milioni di euro: non abbiamo compreso il bando di vendita dei due lotti di terreno alla zona industriale, in un momento nel quale i prezzi di mercato sono ai minimo, soprattutto in mancanza (nel bando) di una richiesta di piano industriale da presentare da parte dell'acquirente, con l'impegno di assumere delle maestranze».
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 15-03-2017 da wineuropa

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