- UMBERTIDE -
UN PARCO pubblico che diventa privato senza che l'ente a cui dovrebbe appartenere ne sappia nulla. Accade ad Umbertide dove un professionista locale ha regolarmente acquistato ad un'asta giudiziaria un lotto di terreno del parco lineare sul torrente Reggia, parallelo a via dei Patrioti.
ORMAI padrone, il professionista, dopo aver sborsato circa 2000 euro documenti compresi, ha provveduto a recintarlo, incaricando un operaio di delimitarne l'area con una rete metallica con tanto di cartello di divieto di accesso. Parrebbe uno scherzo, ma non è cosi. La transazione infatti è stata resa possibile da una «distrazione» del Comune che anni fa, al tempo della realizzazione del parco, non provvide ad espropriare l'impresa umbertidese Seas del terreno. Il fallimento dell'impresa ha fatto sì che la porzione di terreno andasse all'asta e che fosse acquistata nel dicembre del 2016 (intorno ai 2000 euro l'intero costo dell'operazione), dal professionista che ora non fa altro che esercitare il suo diritto di proprietà, recintando l'area e lasciando solo due piccoli ingressi.
INGRESSI che permettono l'attraversamento ai rarissimi umbertidesi a passeggio - l'ingresso del parco da via dei Patrioti è da tempo chiuso. Il professionista, con un passato da battagliero consigliere comunale di opposizione ed oggi impegnato nel sociale, ride sotto i baffi: il lotto - circa 1000 metri quadrati - non è certo immenso, ma la soddisfazione di aver ‘gabbato' il Comune non ha prezzo. Magari in futuro lo spazio potrebbe essere destinato a fini pubblici, come ad esempio un orto sociale. Intanto però monta la polemica. E' il Movimento 5 Stelle, che da tempo attacca il Comune per l'incuria che caratterizza alcune aree verdi a stigmatizzare lo stato di abbandono in cui versa il parco. «Ci troviamo di fronte - dicono i grillini - ad un luogo pubblico per metà, mentre un'altra parte infatti è stata recintata da un privato.
NON CI SONO parole per definire questa situazione, certo paradossale e su questo abbiamo presentato una interpellanza in consiglio comunale. Giorno dopo giorno dopo giorno emergono tutti i limiti della politica dell'apparire. La fine del sistema partito è vicina: i il sindaco Locchi abbia un minimo di dignità dimettendosi e ponendo fine a questo teatrino». Pa. Ip.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it