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Cronaca Rischia trent'anni con le aggravanti, ma potrebbe cavarsela con meno

Delitto di Katia, giorno del verdetto. Piter in bilico fra stangata e speranza

di CLAUDIO ROSELLI
E' IL GIORNO del verdetto nel delitto di Katia, quello nel quale Piter Polverini, l'assassino, in carcere dal 16 settembre scorso, rischia una stangata da trent'anni, anche se lui e i suoi avvocati sperano almeno nelle attenuanti generiche che farebbero scendere di molto la pena, almeno fino a 21 anni. Se invece il Gip Piergiorgio Ponticelli dovesse dichiararare on contestabile l'aggravante, si partirebbe da 21 anni, con diminuzione di un terzo fino a 14.
Dopo sei mesi esatti, per un totale di 183 giorni di detenzione, il venticinquenne di San Giustino Umbro conoscerà il suo destino per il delitto dell'estate 2016 nella città biturgense, consumatosi nella notte fra l'11 e il 12 luglio scorsi, con il corpo senza vita ritrovato al mattino da un passante vicino al greto del torrente Afra, all'altezza del ponte «San Francesco».
Per le 9 di stamani ad Arezzo, è fissato il rito abbreviato ordinario dinanzia al Gip Piergiorgio Ponticelli, in camera di consiglio e quindi con divieto di accesso al pubblico. All'udienza dovrebbero assistere il padre del giovane, Bruno (probabilmente assieme alla compagna Patrizia) e, per ciò che riguarda i parenti della vittima, la signora Marcella, moglie di Paolo Dell'Omarino e cognata di Katia. Comprensibile l'assenza del fratello e della madre, per evitare sia di veder ripercorso il tragico epilogo della congiunta, sia di ritrovarsi fianco a fianco con colui che è stato indicato come l'assassino.
A PROPOSITO di Piter, pare che l'imputato voglia sottoporsi all'interrogatorio, che potrebbe allungare i tempi in aula; seguirà eventualmente poi la discussione, aperta dal pm Julia Maggiore, quindi gli interventi dell'avvocato di parte civile, Anna Boncompagni e dei due della difesa, Piero Melani Graverini e Mario Cherubini. Dopo aver ascoltato entrambe le parti, il giudice Piergiorgio Ponticelli si ritirerà e tornerà di nuovo per la lettura della sentenza.
Non è escluso a livello puramente teorico - l'ipotesi è comunque alquanto remota - che lo stesso Ponticelli possa anche chiedere un rinvio, ma crediamo che gli elementi acquisiti siano tanti e tali da metterlo nelle condizioni di pronunciarsi oggi stesso. Come del resto appare scontato. Qualora si svolgesse l'interrogatorio di Piter Polverini, lo slittamento al pomeriggio del verdetto diverrebbe pressochè automatico, altrimenti è possibile che il tutto si chiuda in tarda mattinata. D'altronde, circa un mese fa i legali del ragazzo si sono visti respingere la richiesta del rito abbreviato condizionato, ovvero subordinato all'esito della perizia psichiatrica; non solo: in quella sede la posizione dell'imputato è stata appesantita dalla contestazione della minorata difesa della donna per le ore notturne. Semmai - questo sì - a Piter è stata risparmiata un'altra aggravante: la crudeltà, nonostante Katia fosse irriconoscibile all'aspetto a causa dei colpi di martello che l'avevano sfigurata.
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 17-03-2017 da wineuropa

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