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Altre News Il fall winter 2017/18 della griffe ispirato ai capolavori dell'artista

Una collezione nel segno di Burri. La stilista Biagiotti & il Maestro

- CITTA' DI CASTELLO -
NON E' LA PRIMA volta che l'arte di Alberto Burri ispira e si fonde con la moda. Era accaduto l'anno scorso per la campagna di Bottega Veneta realizzata al grande Cretto di Gibellina ed è accaduto ancora in questi giorni con la nuova collezione di una storica firma come Laura Biagiotti. Già appassionata collezionista d'arte, con una predilezione speciale per il futurismo, la stilista insieme alla figlia Lavinia (le due nella foto) ha portato nella sua collezione Fall-Winter 2017/18 un po' di questa sua vocazione e tanti cenni a Burri.
LO HA FATTO costruendo una collezione dove fa idealmente dialogare due artisti: Antonio Canova, principe del neoclassicismo e Alberto Burri, genio della pittura materica e informale. A dominare la scena nei bellissimi abiti della stilista sono il bianco del marmo e il rosso delle plastiche, in un continuo gioco di contrasti dove si incontrano la preziosità dell'oro e la ruvidezza della juta. Il risultato da una parte si fa etereo e artistocratico, dall'altra invece gioca con l'audacia.
OGNI CAPO nel defilé di cappotti, abiti, tuniche, pellicce sintetiche, maglioni, si traduce in forme talvolta morbide e sinuose, altre destrutturate, antitradizionali. Tanto rosso, presente con una fiamma screziata di nero, oppure collage di velluto con intarsi e inserti irregolari. E' chiaro e voluto il richiamo alle tele grezze, alle combustioni o alle geometrie scomposte, ai colori. Tra i pezzi forti della collezione: un lungo soprabito sciallato, stretto in vita, tipo kimono, che richiama le opere di Burri. «Gli abiti sono destrutturati, perché riflettono il mondo di oggi.
LE DONNE mantengono il bandolo della matassa perché continuano a tessere, nel lavoro e nella vita», dice Laura Biagiotti per introdurre la maglia, come sempre e da sempre protagonista delle sue collezioni. Dopo l'apertura del terzo museo permanente avvenuta domenica scorsa 12 marzo si torna ancora a parlare di Burri e della sua arte. Intanto, per chi vuole, ecco i nuovi orari per poter visitare l'enorme collezione dedicata al maestro nelle tre sedi di Palazzo Albizzini, Ex Seccatoi del tabacco- Grandi cicli e Opera grafica.
IN QUESTO fine settimana è possibile entrare nei tre diversi musei dalle ore 10 del mattino alle 18 (orario continuato). Città di Castello si conferma capitale di Alberto Burri e dell'arte contemporanea.
Cristina Crisci
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 20-03-2017 da wineuropa

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