SCONFITTE in casa le due squadre del nostro territorio di serie D. Ma se quella del Sansepolcro con l'Aquila è indolore, fa male in chiave salvezza quella della Sangiovannese col Fiorenzuola.
«Siamo stati ingenui, specie su quel calcio di punizione. Sull'1-1 la squadra ha perso quelle certezze che stava acquisendo col vantaggio, e poi altro errore sul gol del 2-1», commenta la sconfitta il tecnico della Sangio, Mario Palazzi, che aggiunge: «Ho già parlato con i ragazzi, ed ho detto che certe cose non dobbiamo farle, altre invece vanno fatte per cercare di arrivare a questa salvezza. La strada è ancora lunga, molto difficile, ma non bisogna mollare una virgola, anzi occorre lavorare sugli errori commessi e cercare di non farli più. Io sono qui perché credo ancora nella salvezza». Il ds Cristiano Caleri: «La sconfitta fa molto male. Purtroppo, siamo andati in confusione dopo quel gol su punizione, ed ora quindi la situazione è un po' particolare, tuttavia ci spero, anche perché se ora va tutto male, qualcosa a nostro favore dovrà pur cambiare».
Passiamo al Sansepolcro. Arriva Nicastro, vice dello squalificato Schenardi e, nonostante la sconfitta dice: «Il rigore aquilano? Giusto perché il fallo di Beers c'è stato, ma in precedenza l'esperienza di Nohan aveva beffato, irregolarmente, il nostro giovane fuori quota portandolo al fallo».
Stanco, ma raggiante, Battistini, tecnico de L'Aquila, per questo suo ritorno a Sansepolcro di fronte al figlio Cristiano, attaccante della Juniores bianconera, in tribuna al Buitoni. «La partita è stata sofferta ma sono soddisfatto, perché abbiamo vinto con cuore e grinta; contento perché la squadra ha reagito alla grande alla partenza di sei titolari che hanno rescisso improvvisamente il contratto. Sono felice per il pubblico che ci ha seguito e, naturalmente, per un successo in un campo difficile contro una squadra ben attrezzata come il Sansepolcro».
Giorgio Grassi-Fabio Patti
notizie tratte da La Nazione www.lanazione.it