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Altre notizie Lo storico complesso acquisito da una societa' che fa capo a Milleri

Terme di Fontecchio, via al rilancio. Impianto e Spa riaprono il 2 maggio

SI VA VERSO un rilancio complessivo delle terme di Fontecchio. L'impianto, storico e bellissimo, dopo lunghe vicissitudini giudiziarie, è al centro di un nuovo imponente progetto. Le terme infatti sono state rilevate da una società, facente capo all'imprenditore e manager Francesco Milleri, che attualmente sta lavorando ad un piano di ristrutturazione e rilancio globale con un investimento finanziario importante. Ci vorrà del tempo per la sistemazione dell'intero complesso che comprende, oltre agli impianti termali (che dal 2 maggio torneranno a funzionare, insieme alla spa e ad altri servizi) anche la struttura ricettiva (albergo) che sarà sistemata dalla nuova società.
NEL FRATTEMPO le istituzioni si mobilitano. In consiglio comunale è stata infatti approvata una mozione per il rilancio delle Terme di Fontecchio con i 14 sì della maggioranza (Pd, Psi, La Sinistra) e le astensioni di Forza Italia, Lega Nord, Movimento Cinque Stelle, Castello Cambia e Tiferno Insieme. Fratelli d'Italia non ha partecipato al voto. Il documento era stato proposto dal capogruppo del Pd Gaetano Zucchini per impegnare impegna sindaco e giunta «a favorire la riorganizzazione delle competenze sul turismo-termale, coinvolgendo i responsabili regionali del settore, favorirne il potenziamento ed avviare un marchio con l'obiettivo di un nuovo patto programmatico tra Comune, Agenzia Forestale, Regione e proprietà». Il documento termina con l'invito a promuovere un programma interregionale per la formazione professionale e per l'eccellenza nelle professioni turistiche termali. Molto critica l'opposizione che ha votato contro, sulla base del fatto che i meriti futuri di questo rilancio saranno «solo dell'imprenditore e non della politica che non deve metterci il cappello».
IL SINDACO Luciano Bacchetta ha precisato che «le Terme sono un soggetto privato. La nuova proprietà ha acquistato le terme sulla base del progetto autorizzato con la variante 22». In relazione alle vicende del 2010 che avevano coinvolto anche Sviluppumbria Bacchetta ha parlato di un «progetto che aveva un respiro interessante. Quello che è accaduto è stato il frutto di contrasti privati. Oggi l'azienda è acquisita da una proprietà economicamente molto solida».
Cristina Crisci
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

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Inserita il : 12-04-2017 da wineuropa

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