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Altre di Cronaca Al lavoro ragazzi e operatori del centro riabilitativo 'Flauto Magico'

Un gesto d'aiuto alla comunita' Ripulite le sponde del Tevere

PER ALCUNE ore hanno lasciato le loro strutture e, dopo aver indossato guanti e stivali ed essersi rimboccati le maniche, hanno dato una mano sotto lo sguardo attento degli operatori, per un nobile obiettivo: quello di ripulire le sponde del fiume Tevere. Sono i ragazzi diversamente abili del centro socio riabilitativo «Flauto Magico», gestito dalla cooperativa La Rondine, insieme a quelli ospitati nella comunità educativa residenziale per minori «Casa di Francesco».
I GIOVANI, alcuni giorni fa, hanno preso parte all'evento «BiondoTevere 2017», la oramai consueta attività di pulizia del tratto Tevere «no kill», la zona di pesca a regolamento specifico, che attraversa i comuni di Città di Castello e San Giustino e che ogni anno viene realizzata e promossa dall'associazione «Fishing Club Alto Tevere Umbro» in collaborazione con «Umbria Cuore No Kill», «Arci Pesca Fisa» e Pro loco Piosina. «Cinque minuti, sono bastati solo cinque minuti, per capire che sarebbe stata una stupenda giornata»: a dichiararlo sono stati gli stessi organizzatori, parlando dell'evento che ha visto protagonisti anche i ragazzi con qualche difficoltà. «Vogliamo ringraziare i ragazzi e gli operatori della ‘Cooperativa Sociale La Rondine' - hanno aggiunto gli organizzatori - per il loro attivo e prezioso aiuto e per la più che piacevole compagnia».
IL PROGRAMMA prevedeva il ritrovo alle 9 con l' assegnazione dei tratti e dei materiali ai vari gruppi e, dalle 9,30 fino alle 13 circa, la raccolta e la pulizia del tratto assegnato. Al termine il deposito sacchi nei punti di raccolta, quindi il pranzo. «La presenza di persone deboli e meno fortunate ha dato un senso e un valore ancora più forte a questa iniziativa - ha detto Luciano Veschi, presidente della cooperativa - perché sono la dimostrazione di soggetti che vivono un disagio sociale, ma che comunque sono consapevoli del valore dell'ambiente, della natura, del patrimonio che ci hanno lasciato i nostri avi, come un bene prezioso e fragile che non riusciamo a conservare. Questa giornata è stata molto bella e ha visto stringersi in un unico sforzo tante persone; il nostro biondo Tevere è riuscito ancora una volta a portare a valle qualcosa di buono e ad unire persone completamente diverse tra loro, ma con un unico intento: il rispetto per la natura e per la diversità».
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 13-04-2017 da wineuropa

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