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Altre di Cronaca Raffica di colpi di pistola tra albanesi. Appello del sindaco al prefetto

Gambizzato nella notte di Pasqua La gente di Umbertide ha paura

«ERO sul piazzale della chiesa per la cerimonia del fuoco che precede la veglia di Pasqua. Intorno alle 22.30 ho sentito alcuni ‘botti'. Mi ha colpito la successione, prima un colpo poi altri 3 o 4 rapidissimi, che non è propria dei petardi. Ho pensato per un attimo fossero dei colpi d'arma da fuoco, poi mi sono detto saranno ragazzini è impossibile che siano spari. Ed invece era così!». Nelle parole di un cinquantenne umbertidese, l'incubo della sparatoria di Pasqua, sabato notte.
LA CITTÀ, prima in sordina, poi con Facebook che ne rimbalzava la notizia di ora in ora, ha dovuto fare i conti, stupita e angosciata, con il suo «piccolo» Far west. A restare a terra colpito in via Alfonsine, ad un passo dal Parco Ranieri, di fronte a delle case, un albanese di 36 anni (residente in Emilia Romagna) ferito a una gamba dai colpi di pistola sparati da un connazionale, un giovane di 24 anni che vive a Umbertide il quale si trova ora in stato di fermo a disposizione del pm Michele Adragna. Le ipotesi di reato vanno dal tentato omicidio alle lesioni gravi e porto abusivo di armi. All'origine della sparatoria, secondo quanto avrebbero raccontato i protagonisti, un' accesa discussione sfociata in pesanti offese e poi nel piombo.
GLI INQUIRENTI - sul fatto indaga il commissariato tifernate - non escludono alcuna pista e nel ventaglio delle possibilità inseriscono anche l'ipotesi di regolamento di conti legato al mondo degli stupefacenti. Nelle indagini, che proseguono da domenica notte, si sta rivelando preziosa la collaborazione tra polizia e carabinieri di Umbertide, che conoscono perfettamente il territorio e le dinamiche locali. Intanto in città è allarme. Il sindaco Marco Locchi parla di «fatto grave» e intende chiedere «un incontro con il questore e con il prefetto per incrementare l'attenzione e la presenza delle forze dell'ordine».
IL FATTO è avvenuto lungo una strada ,via Alfonsine - su cui si affacciano alcune villette a schiera - vicinissima alla Pineta Ranieri. Gli abitanti hanno paura: «La zona della pineta - dice la giovane donna proprietaria dell'abitazione di fronte alla quale e avvenuto il ferimento -, è diventata da tempo una centrale di spaccio e delinquenza. Vengono notte e giorno, abbiamo paura. Non so più quante volte abbiamo chiesto aiuto e protestato. Ora basta».
Pa.Ip.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 18-04-2017 da wineuropa

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