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Altre News Chiude il passaggio a livello pedonale. Residenti infuriati: bloccato un treno

Sansepolcro, la mobilitazione al Trebbio fa ritardare la partenza

di CLAUDIO ROSELLI  
RITARDANO la partenza del treno dalla stazione di Sansepolcro per protesta contro la chiusura, divenuta obbligatoria, dell'attraversamento ferroviario pedonale all'altezza della vecchia strada per la frazione Trebbio. È successo nella tarda mattinata di ieri (erano da poco passate le 12), quando i residenti di via del Regliarino hanno visto a sorpresa gli operai della ditta di incaricata, con sede a Todi, che stavano transennando la barriera in cemento. Tutto bloccato, almeno momentaneamente, perché gli addetti ai lavori sono ripartiti nel primo pomeriggio, lasciando però sbarrato il passaggio. Alle 15, il sindaco Mauro Cornioli e il suo vice, Luca Galli, si sono recati sul posto per incontrare i cittadini molto arrabbiati, che nel frattempo avevano raccolto oltre venti firme.
Il vecchio passaggio a livello incustodito era stato chiuso alla circolazione dei veicoli nel 2002, a seguito dell'ennesimo incidente stradale (fortunatamente non mortale, in quella circostanza) per lasciare spazio al solo transito di pedoni e ciclisti, con tanto di segnalazione luminosa e acustica che per giunta - ci è stato riferito - non sempre entrerebbero in funzione. La spiegazione dei lavori era contenuta nel foglio visibile con carta intestata di Umbria Mobilità, nella quale si specifica che il Comune di Sansepolcro, con ordinanza numero 24 del 9 febbraio 2017, ha disposto la chiusura totale del passaggio a livello. Quando intorno alle 11 si sono resi conto della situazione, gli abitanti della zona non ci hanno pensato due volte nell'occupare il binario, tenendo bloccato il treno. La loro prima lamentela è relativa alla comunicazione del provvedimento: «Hanno avuto davanti più di due mesi per dircelo perché allora non lo hanno fatto? Crediamo che un'amministrazione abbia il dovere di informare per tempo i cittadini». La seconda annotazione entra nel merito della questione: «Chi usufruiva di questo passaggio dovrà adesso compiere un giro molto più lungo. Sul lato di viale Pacinotti c'è la pensilina con la fermata del treno (chiamata Trebbio e adoperata soprattutto dagli studenti che frequentano il vicino liceo) e quindi chi vi arriva dalla parte opposta non potrà più accedervi, mentre finora risolveva il tutto in pochi metri».
IL COMUNE ha allora esposto le proprie ragioni: «Dopo la sciagura di Andria dello scorso luglio - questa la precisazione di Cornioli e Galli - l'Italia si è dovuta adeguare alla normativa europea che vieta tassativamente ogni attraversamento a raso pedonale sulle linee ferroviarie. Umbria Mobilità ha girato la disposizione a noi, che come amministrazione diventiamo responsabili di qualsiasi cosa dovesse accadere, per cui dobbiamo istituire l'interdizione totale e pensare semmai, per il futuro, a un sottopassaggio carrabile e pedonabile, che però non costa certo due soldi». I residenti non la mandano giù e chiedono una revoca, ma Cornioli è inflessibile: «La regola è ora questa e dobbiamo applicarla».
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 19-04-2017 da wineuropa

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