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Altre notizie Il direttore Mario Rossi elenca le attuali criticita' per il vasto settore

Siccita' e gelate, agricoltura al tappeto. Coldiretti: ansia per grano e tabacco

di CLAUDIO ROSELLI
- SANSEPOLCRO -

NON SEMBRA essere nato sotto una buona stella il 2017 per l'agricoltura della Valtiberia Toscana, fra le prime conseguenze che già si sono manifestate e le prospettive attuali per i prodotti della bella stagione. «Oltre alla siccità - spiega il dottor Mario Rossi, direttore provinciale aretino di Coldiretti - a complicare ulteriormente la situazione hanno provveduto le recenti gelate. È cronaca della scorsa settimana: siamo già nella seconda quindicina di aprile, ma per due mattinate la temperatura è scesa fino a due gradi sotto lo zero e questo ha messo ko i vigneti della zona, oltre a estendere i propri negativi effetti sulle piante da frutto in generale».
I danni si sono registrati con evidenza nella vigna di una nota azienda agricola biturgense, specializzata proprio nella produzione del vino, ma anche in una proprietà coltivata a vite di Anghiari è avvenuto altrettanto. La speranza è allora quella di rimettere in piedi la situazione in extremis, perché i tempi sono oramai ristretti. Più limitati, invece, i segni lasciati sui frutteti, perché si tratta di una vallata nella quale la loro presenza non è poi rilevante. E per quanto riguarda la siccità? «La situazione è sotto gli occhi di tutti: dall'inizio dell'anno - è ancora il dottor Rossi a parlare - le piogge hanno scarseggiato e questo va a incidere principalmente su grano e tabacco».
FRA ASSENZA di precipitazioni e gelate, il frumento ha assunto una colorazione gialla che sta a indicare come stenti nel maturare, poi c'è il capitolo tabacco; relativamente ad esso, con particolare riferimento alla qualità «kentucky», è ancora presto per fasciarsi la testa, semprechè il periodo secco si faccia da parte prima possibile.
Nel 2016, un febbraio particolarmente piovoso riuscì ad eliminare le apprensioni degli agricoltori dal punto di vista dell'approvvigionamento idrico, anche se la qualità del tabacco ha comunque pagato il suo «dazio», causato dalle ripetute alternanze climatiche che alla fine non hanno giovato alla migliore crescita delle foglie.
E per misurare il grado di siccità, il punto di riferimento principale continua a essere la diga di Montedoglio; il livello è senza dubbio più basso rispetto a quello dello scorso anno; d'altronde, l'acqua è ricomparsa negli ultimi due giorni dopo un periodo abbastanza lungo di pausa, il mese di marzo (salvo i primi giorni) non è stato «pazzerello» in questo senso e anche in febbraio si è visto poco. L'imprevisto ritorno dell'inverno ha dato la prima mazzata e anche adesso le precipitazioni si fanno attendere: se insomma il tempo non dovesse cambiare, si preannuncia un'estate con qualche serio problema.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 29-04-2017 da wineuropa

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