IN PRINCIPIO era la «Doggy Bag», la bustina degli avanzi del cibo che potevi portare a casa dal ristorante per gli animali domestici; ora arriva la Foody Bag che ne calca il senso nobile, la riduzione dello spreco alimentare. A progettarla ben nove scuole dell'Umbria, tra le quali anche l'Istituto Franchetti Salviani di Città di Castello. E proprio oggi pomeriggio, la borsa e il progetto vengono presentati ai ristoratori di tutto il capoluogo.
AL GRIDO di «Non essere timido. Porta a casa quello che non mangi!» verrà presentata la Foody bag, una busta per l'asporto del cibo non consumato al ristorante. Saranno gli studenti dell'Istituto «Franchetti-Salviani», insieme ai «colleghi» di Foligno, a spiegare perché e come hanno deciso di promuovere a livello territoriale il progetto per la sensibilizzazione della cittadinanza sull'importanza di ridurre lo spreco alimentare.
OLTRE a ripensarne il nome, per evitare che con il termine Doggy bag si continui ad associare il cibo avanzato a quello da destinare esclusivamente agli animali domestici, gli studenti hanno ideato il logo e i materiali di promozione del prodotto (locandina, vetrofania, talloncini autoportanti e un'informativa da inserire nei menù) con lo scopo di creare una rete di «ristoratori responsabili». Ideata dagli alunni all'interno della campagna di comunicazione contro lo spreco alimentare promosso da Felcos Umbria, l'iniziativa è supportata da Comune, ConfCommercio e Confesercenti.
L'INCONTRO di oggi alle ore 16 nell'aula consiliare è organizzato dal Comune e rivolto ai ristoratori del territorio. È inoltre prevista una conferenza stampa di lancio dell'iniziativa, alla presenza degli assessori Rossella Cestini e Riccardo Carletti, che vedrà il diretto coinvolgimento degli studenti protagonisti della creazione della campagna.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it