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Tecnologia & Comunicazione Secondo il vice presidente della sezione VR di Google, Clay Bavor, gli smartphone pronti a supportare la piattaforma Daydream di Google saranno oltre 10 milioni. Un numero importante che fa capire l'importanza di questo nuovo mondo 'virtuale'.

Gli smartphone compatibili con la piattaforma Google Daydream saranno piu' di 10 milioni entro il 2017

Entro il 2017 gli smartphone pienamente compatibili con la piattaforma Daydream di Google saranno oltre 10 milioni. E' quanto dichiarato in un'intervista dal Vice Presidente della sezione VR di Google, Clay Bavor, il quale ammette come il mondo del virtuale sia in piena espansione e come tutti i più importanti produttori tecnologici lo stiano letteralmente "cavalcando" per rendere possibile un utilizzo efficace. Le dichiarazioni del dirigente Google non fanno che confermare l'andamento attuale sulla realtà virtuale soprattutto da parte di Google la quale da un anno ha esternato la sua nuova piattaforma Daydream pronta a gestire i contenuti VR.

"Tra gli smartphone compatibili con Daydream vi sono i nuovi Samsung Galaxy S8 e S8+ ma anche i modelli di punta di LG per il 2017 nonché il primo smartphone Tango di Asus che arriverà entro il terzo trimestre 2017. Ci sono inoltre più di 150 applicazioni realizzate per il VR e oltre 10.000 video su YouTube realizzati proprio per la visione a 360 gradi con un accessorio per la realtà virtuale" ha dichiarato Clay Bevor.

 

Sappiamo bene come Daydream, annunciata durante il Google I/O 2016, risulti la piattaforma mobile per la Realtà Virtuale di Google basata sul sistema operativo Android 7.0 Nougat. Una piattaforma comprendente sia il software, sia l'hardware necessario a gestire i contenuti VR con una soluzione più sofisticata rispetto a quella offerta dai visori Google Cardboard. A differenza di questi ultimi, infatti, Daydream può essere sfruttata solo con i nuovi smartphone Android 7.0 Nougat equipaggiati con specifici sensori e schermi.

In questo senso gli smartphone certificati Daydream forniscono il display e la potenza di calcolo necessaria a gestire i contenuti VR, ma, per completare la piattaforma, è necessario utilizzare un visore VR ed appositi controller che permettono all'utente di muoversi nello spazio virtuale. La strada seguita da Google per raggiungere una diffusione così ampia della piattaforma VR passa per l'integrazione delle funzionalità VR nel sistema operativo Android 7.0 Nougat, ed inevitabilmente nelle release software successive.

Ma anche le partnership con i produttori di smartphone non possono che risultare determinanti, visto soprattutto che uno dei tre elementi della piattaforma Daydream (smartphone, kit visore e controller, e software VR) richiede dispositivi equipaggiati con appositi display e sensori. In tal senso durante lo scorso Google I/O 2017 l'azienda di Mountain View ha dichiarato l'arrivo di un aggiornamento anche per Chrome OS tale da permettere un migliore sviluppo dei contenuti VR attraverso il sistema operativo made in Google.
di Bruno Mucciarelli
tratto da www.hwupgrade.it

 

Inserita il : 25-05-2017 da wineuropa

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