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Cronaca Umbertide, il marocchino ferito: ‘Volevo chiarirmi con l’imam’

Le botte davanti alla Moschea. 'Io non ho aggredito nessuno'

- UMBERTIDE -

ABDELASSAM Azza parla a fatica, tanto è il dolore delle ferite. 37 anni, marocchino, residente ad Umbertide da 16 anni, è uno dei due protagonisti della «rissa« (l'altro è l'imam locale Chafiq El Oquayly) scoppiata lunedì sera davanti alla moschea di Via Cesare Battisti. Pur dolorante ha chiesto di raccontare la sua versione dei fatti, lui si sente non aggressore ma aggredito. Tra i torti e le ragioni dei due, le indagini dei carabinieri che procedono serrate. Il marocchino è ricoverato in ospedale a Perugia, dove ieri è stato operato ad uno zigomo e alla parete orbitale di un occhio, entrambe fratturate: «Le botte - dice - sono state tante, dappertutto».
AZZA nega l'investimento dell'imam con l'automobile: «non sono matto», sbotta al telefono. E' stato proprio un post nella pagina Facebook di Chafiq El Oquayly, dove il religioso denunciava un tentativo di investimento ad opera dell'Azza, a scatenare la lite tra i due. «Mi sono recato alla moschea - continua l'uomo - ed ho chiesto un chiarimento all'imam su quel post di accusa. Abbiamo cominciato a discutere. Poi un altro uomo mi ha preso da dietro.
SONO partiti gli spintoni, poi le botte. Erano in quattro a picchiarmi». Trenta i giorni di prognosi rimediati dall'uomo per fratture ed ecchimosi. Per Chafiq El Oquaycolpito con un pugno in faccia ed un calcio al ventre, i giorni di prognosi sono sette. «Io non ho aggredito - insiste Azza - mi sono solo difeso». Tra i due vecchi screzi. «Gestivo una discoteca etnica a Ponte San Giovanni - racconta - e questo non era gradito. Sono stato spesso attaccato e criticato per questo». Il marocchino poi ha lasciato la pista da ballo per lavorare nel settore agricolo.
SULLO sfondo della vicenda, pare di capire, differenze di visione, più o meno tradizionali e ortodosse della religione e della conduzione della comunità umbertidese. Chafiq El Oquayly, avrebbe i suoi ‘avversari' in città, dove convivono due (qualcuno dice anche tre) correnti di pensiero. Tra i suoi oppositori c'è chi parla di una posizione forte 'tradizionalismo'. La scazzottata troverà il suo ultimo epilogo in tribunale.
Pa.Ip.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

 

Inserita il : 21-06-2017 da wineuropa

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