- UMBERTIDE -
AMBIENTE sotto scacco a Calzolaro. La piccola frazione umbertidese è in questi giorni al centro delle polemiche non solo per il cattivo odore che la tormenta, sempre più insostenibile ma per le condizioni del torrente Seano dove si è verificata una moria di pesci. Sul fatto indagano Arpa, Polizia municipale e Corpo Forestale dello Stato. Si tratterebbe, secondo gli inquirenti (la dichiarazione è ufficiosa), di un evento molto limitato, di difficile attribuzione, ma il fatto ha suscitato preoccupazione tra la gente della zona.
E' IL MOVIMENTO 5 Stelle a dar voce alle proteste: «Se Calzolaro si dovesse trovare a combattere oltre che con una puzza spesso insopportabile anche con l'inquinamento la situazione per la frazione umbertidese sarebbe veramente insopportabile. Ormai la qualità della vita nella zona è scadente ed il valore delle proprietà è crollato». Il M5S chiede al sindaco Locchi di rendere noti i risultati delle indagini sulla moria di pesci del Seano e di chiarire alcune voci, «insistenti» secondo di Grillini, di una eventuale, futura compartecipazione di Sogepu, nella gestione di una nota azienda della zona, specializzata nel trattamento di rifiuti: «Quali sono le intenzioni di Sogepu?», chiede l'M5S preoccupata che si possa trattare «di un ulteriore ampliamento dell'impianto (già al centro di polemiche, ndr) che è situato proprio a ridosso del paese». Sulla stessa linea Umbertide Cambia che dà l'allarme sulle «emissioni maleodoranti» che affliggono la frazione. Secondo il movimento presieduto da Gianni Codovini, in queste due ultime settimane alcuni cittadini di Calzolaro sarebbero addirittura ricorsi al Pronto soccorso «accusando - dice - sintomi alle vie respiratorie, causati probabilmente dalle circostanze ambientali peggiorate».
UMBERTIDE Cambia attacca sulla annosa questione dei cattivi odori provocati da una ditta localizzata dentro il centro abitato di Calzolaro e parla di «situazione ambientale veramente preoccupante, di fronte alla quale l'amministrazione comunale avrebbe tenuto un atteggiamento passivo e rinunciatario». «Del resto - conclude Umbe.Ca. - è da più di un anno che giace alla Procura della Repubblica di Perugia un nostro esposto sulla questione. E in un anno le cose sono peggiorate».
Pa.Ip.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it