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Altre di Cronaca E’ quanto dicono, dati alla mano, i consiglieri di opposizione

Polisport, storia di un fallimento Economico e amministrativo

«POLISPORT non è stata messa sul mercato solo perché non appetibile dal punto di vista economico con un andamento finanziario altalenante» ricostruito dai gruppi di opposizione Tiferno Insieme e Castello Cambia in un dossier mini diramato in queste ore. Si continua così a parlare di Polisport (che sta per confluire nuovamente su Sogepu), una delle vicende che fa più discutere in questa estate. A puntare l'indice contro i dati del bilancio, per niente trionfali, sono Nicola Morini (Tiferno Insieme) e Vincenzo Bucci (Castello Cambia) che, tramite un accesso agli atti, hanno ricostruito la storia macro-economica di Polisport.
I DATI che mettono in evidenza meglio l'andamento della società sono «le ingerenze economiche del Comune sulla partecipata che emergono dallo storico degli oneri complessivi che l'amministrazione comunale ha versato a favore di Polisport: un costante crescendo. Si va dai 714 mila euro del 2002 fino ad arrivare al massimo impegno proprio nel 2016 con la considerevole cifra di 1 milione 200 mila euro», spiegano Morini e Bucci. Viceversa lo storico dei ricavi percepiti da Polisport, «direttamente dagli utenti a fronte della prestazione dei servizi, hanno subito in questi ultimi anni un costante calo: si va da 705 mila euro del 2006 con un picco di 772 mila euro nel 2010, fino a scendere costantemente e toccare l'introito più basso di sempre: 583 mila euro nel 2015».
TRA I dati evidenziati nel dossier c'è anche quello relativo allo storico degli utili e delle perdite del bilancio: «Un utile di 2 mila euro del 2008, ad un risultato negativo di 356 mila euro del 2011 (quando per non far fallire la società il Comune fu costretto a ricapitalizzare per coprire il buco finanziario con denaro pubblico), ad un più 2 mila euro del 2016». La verità, secondo Morini e Bucci è che «alla parità di servizi e al sempre maggiore impegno finanziario del Comune, è corrisposta una costante perdita di capacità di profitto di Polisport.
CI HANNO sempre voluto raccontare - concludono - la favola di una Polisport in grande salute, con bilanci in positivo o con leggere perdite superabili da una serie di piani industriali di rilancio per cui si prefigurava un sicuro successo, tralasciando le problematiche già esposte circa i crediti e i debiti, le norme sulla trasparenza e le situazioni in possibile conflitto di interesse».
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 08-07-2017 da wineuropa

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