- CITTA' DI CASTELLO -
LA CITTA' perde un altro pezzo di storia. Se n'è andata Eliana Pirazzoli, giornalista, intellettuale raffinata e acuta che ha raccontato per anni Città di Castello e l'Umbria. Eliana era nata nel 1922 ed era iscritta all'Albo dell'Ordine dei Giornalisti dell'Umbria da 50 anni. E' STATA insegnante, storica corrispondente locale del quotidiano Il Messaggero, cronista per il Festival dei Due Mondi, protagonista della Filodrammatica tifernate e fondatrice del Festival delle Nazioni, ma il suo nome passò alla storia anche perché fu nominata primo presidente donna del Rotary Club in Italia. Eliana nel 2007 fu inoltre insignita anche dell'onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. La sua storia di vita si intreccia a quella della città raccontata negli anni sempre con grande competenza e sguardo approfondito: anni e anni di cronaca e di servizi su Il Messaggero che hanno accompagnato e stimolato la crescita e i cambiamenti della comunità locale. I funerali di Eliana si svolgeranno domani alle ore 10 nella chiesa della Madonna delle Grazie. Cordoglio tra le istituzioni. L'Associazione Stampa Umbra e l'Ordine dei Giornalisti esprimono cordoglio per la scomparsa della collega tifernate, tra le prime firme femminili nella storia della professione in Umbria. «Eliana è stata una cronista attenta e sagace, con piglio intellettuale e capacità di interpretare la realtà assolutamente unici, qualità che hanno dato lustro al nostro mestiere», si legge in una nota congiunta. «CON ELIANA Pirazzoli la nostra città perde una delle penne più ispirate e attente del giornalismo, una fine interprete della realtà e dei fenomeni sociali che ha portato il nome di Città di Castello alla ribalta», dice il sindaco Luciano Bacchetta nell'esprimere il cordoglio dell'amministrazione comunale ai familiari di Eliana. Parole cariche di cordoglio anche per Walter Verini (deputato Pd e giornalista) che scrive: «Se ne va una protagonista vera della cultura, del giornalismo, della vita di una comunità».
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it