di CLAUDIO ROSELLI
- SANSEPOLCRO -
ATTENZIONE alle nuove forme di disagio giovanile e la Valtiberina non sta a guardare; anzi, lavora nella prevenzione. Ne parla il dottor Marco Baldi, nuovo referente comprensoriale della Asl Toscana Sud Est: «La mancanza di lavoro e l'impossibilità di programmare una vita come si faceva in passato sono i fattori che incidono sull'attuale generazione. I comportamenti risultano disfunzionali sia per la salute, prendiamo l'anoressia, il consumo di tabacco, di droghe e di psicofarmaci, sia a livello sociale: atteggiamenti trasgressivi in casa e a scuola, atti di autolesionismo, sessualità promiscua e furti di oggetti di consumo in particolare fra le femmine, mentre i maschi tendono di più al vandalismo». Qual è il ruolo di genitori e docenti? «Si sentono impreparati davanti a questi nuovi fenomeni: una sostanzialità fragilità di fondo degli adulti, i quali da una parte vogliono l'esperto che punti su rischi e sul far paura e dall'altra richiedono fantasie di delega, vedi lo psicologo a scuola o l'ambulanza per la crisi di ansia. Si preferisce il contenimento forzato del disagio invece di altre strade». Qual è la situazione in Valtiberina? «La Valtiberina, prima fra tutte nella Sud Est, si è dotata del gruppo pre.gio. (prevenzione giovani), che vede la presenza coordinata di esperti dei vari servizi, lavora con le scuole e le associazioni locali, promuovendo percorsi formativi per adulti che accompagnano la crescita dei giovani ed è a disposizione dei giovani e di tutti cittadini. Questa zona territoriale ha anche un'altra eccellenza: si avvale infatti di un progetto condiviso tra Asl e unione dei Comuni, che è l'educativa di strada. Uno strumento di iniziativa che propone la ricerca-intervento attraverso azioni di animazione creative, accompagnando il mondo giovanile nelle conoscenze e consapevolezze sui rischi e i piaceri connessi agli attuali comportamenti. Il club dei genitori è un ulteriore cantiere di lavoro in via di sviluppo». Quali sono i servizi della Asl coinvolti? «La collaborazione tra consultorio, salute mentale infanzia adolescenza, servizi delle dipendenze, servizi sociali per minori e pediatri di libera scelta ha portato a costruire un gruppo di operatori esperti inter-servizi, che ha sviluppato ulteriori livelli di integrazione con le istituzioni e i portatori d'interesse della comunità locale».
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it