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Altre notizie Il comitato: ‘No al centro di smaltimento piu' grande dell'Umbria’

Calzolaro, l’appello dei residenti Fermatevi, noi andiamo avanti

- CITTA' DI CASTELLO -
SFIDANDO il caldo e le ferie ferragostane il Comitato Salute Ambiente della zona sud ha promosso per venerdì sera un'assemblea popolare al Cva di Trestina alla quale hanno preso parte cittadini della zona e diversi esponenti istituzionali di Città di Castello e Umbertide. Maria Pia Cardinali ha portato il saluto del comitato: «Quello che si prevede è la trasformazione di Calzolaro, Trestina e della zona sud dell'Altotevere in uno dei centri di smaltimento più importanti della Regione. Senza alcun coinvolgimento né informazione delle popolazioni interessate». NELL'INTRODUZIONE di fronte alla platea ha ricordato il programma ed i punti irrinunciabili: «In primis, l'incompatibilità di qualsiasi impianto di stoccaggio e smaltimento dei rifiuti in zone densamente abitate come quelle di Calzolaro Trestina e a vocazione turistica. Siamo contrari - ha aggiunto ancora Cardinali - alla privatizzazione dello smaltimento dei rifiuti e all'acquisto da parte di Sogepu di quote consistenti di società private (in riferimento alla Ecopartner Splendorini, ndr), se questo avvenisse sarebbe il colpo finale per trasformare Calzolaro e Trestina in una pattumiera per popolazione e ambiente». IL COMITATO ha già chiesto incontri con i rappresentanti istituzionali della Regione e nei prossimi giorni ci sarà un summit coi sindaci di Città di Castello e Umbertide. Inoltre il gruppo sarà presente con proprie proposte e documentazione alla Conferenza dei Servizi sullo smaltimento regionale che si terrà il 30 settembre a Perugia. «Chiederemo di poter partecipare anche in forme consultive. E chiediamo che il 30 sia l'avvio della Conferenza dei Servizi, con le proposte che dovranno essere portate in partecipazione in tutta la regione e soprattutto nei luoghi interessati. Non accetteremo una conferenza tra pochi tecnici e politici». ALLA RIUNIONE era presente anche Luciano Neri dell'Osservatorio Beni Comuni che nel suo intervento ha lanciato un appello, condiviso dal Comitato, ai rappresentanti della Regione, di Sogepu, dei Comuni di Città di Castello e Umbertide, ma anche ai privati coinvolti: «Fermatevi adesso. Le soluzioni alternative esistono e vanno perseguite. Altrimenti si aprirà un conflitto di enormi proporzioni, del tutto simile a quello contro l'inceneritore». Inoltre Neri ha tracciato il percorso che il Comitato svilupperà fin d'ora: «Aperto a chiunque, muoverà azioni dirette di cittadinanza attiva nel territorio e un vero e proprio dipartimento legislativo che si occuperà di tutta la parte normativa».
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 21-08-2017 da wineuropa

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