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Eventi Locali E a teatro la presentazione delle scritture diventate successi editoriali

Le controstorie di Ascanio Celestini Oggi anche i diari sulla Costituzione

di SILVIA BARDI
UNA VOLTA si scriveva un diario per se stessi. Da ragazzi ne esistevano alcuni esemplari con lucchetto, guai sbirciare in quelle pagine. E poi, a chi mai potevano interessare? Saverio Tutino con il suo Archivio dei diari di Pieve ha ribaltato quel concetto: ogni persona ha una sua storia da raccontare e ogni storia un suo valore. In trentatré anni di Archivio a quelle storie hanno attinto scrittori, registi, editori. E i diari sono diventati libri, a decine, a centinaia. Come quelli che verranno presentati oggi alla terza giornata del Premio Pieve. Si comincia stamani al teatro comunale alle 10 con il vincitore dell'anno scorso «Balilla blues» di Ivano Cipriani (Terre di mezzo) con l'autore, Marcello Flores, Stefano Pivato, Camillo Brezzi e le letture di Andrea Biagiotti. La storia di un figlio di genitori comunisti costretto a fare il balilla e l'avanguardista per evitare le persecuzioni. Un altro inconto, un altro libro, «La vita è un sogno» stamani alle 11,30 alle Logge del Grano. Raccolta di «voci, volti e speranze degli italiani dal Settecento a oggi (Saggiatore) naturalmente tratta dai diari dell'Archivio con interventi di Luca Formenton, Andrea Gentile, Andrea Morstabilini, Tiziano Bonini, letture di Donatella Allegro e Andrea Biagiotti. SEMPRE QUI alle 13,30 aprirà la «Human Library», i diari dedicati ai 70 anni della Costituzione raccontate dai libri-viventi, lettori in carne e ossa impegnati in una lettura conversazione di 20 minuti. Un altro libro e un'altra storia, «I quaderni di Luisa. Diario di una resistenza casalinga», la storia di una donna che subisce le violenze di un marito padrone 16 alle Logge del Grano con Patrizia Gabrielli, Melania G. Mazzucco, Patrizia Di Luca con letture di Donatella Allegro. Ed eccoci al tema di questa edizione del Premio Pieve, il «Diritto di memoria» ovvero la Costituzione e i suoi diritti, difesi o negati, vissuti sulla pelle dei 7500 diaristi che si sono consegnati all'Archivio. Nella «tavola rotante» alle 18 alle Logge del Gian Guido Balandi, Giovanni De Luna, Marcello Flores, Umberto Gentiloni Silveri, Marino Sinibaldi e Alessandro Triulzi e Antonello Caporale parleranno dei costituenti che nel 1946 scrissero la Carta fondamentale della nostra democrazia e gli uomini qualunque che quei diritti se li sono visti negare o hanno combattuto o sono morti per difenderli. Il linguaggio del legislatore e quello del vissuto comune per riscrivere la Repubblica. E NON POTEVA che intitolarsi «Storie e controstorie» lo spettacolo che Ascanio Celestini porterà al Campo alla Fiera (su prenotazione) stasera alle 21.45. Il funambolo del monologo ha messo insieme storie e personaggi dette a margine di altri spettacoli, racconti scritti in fretta, messi da parte e ripescati. «C'è toni mafioso, presidente del partito dei mafiosi e toni corrotto presidente del partito dei corrotti, ma c'è anche l'opposizione che gioca a bridge nel salottino privato del bar della mafia in via della corruzione. C'è il piccolo paese che forse ci sembra piccolo perché lo vediamo da lontano, o forse ci sembra ancora lontano, mentre è soltanto piccolo piccolo». Perfetto per Pieve.
tratto da La Nazione

Inserita il : 16-09-2017 da wineuropa

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