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Altre News Ad Anghiari mancava da qualche anno. Tre alunni sono stranieri

Quei 12 studenti della speranza Torna la prima classe al liceo artistico

di CLAUDIO ROSELLI

I DODICI STUDENTI della speranza. Torna la classe prima al liceo artistico di Anghiari, che va a recuperare ben tre anni di vuoto assoluto. All'ultimo tentativo utile, quindi, questa scuola - nata nel 1961 come istituto d'arte per il restauro del mobile antico e per la tecnica dell'intarsio, grazie anche all'impegno del senatore Giuseppe Bartolomei e del professor Giuseppe Nomi - riesce a trovare il «colpo di reni» giusto per rimettersi in piedi, altrimenti sarebbe rimasta soltanto una quinta classe, che la prossima estate avrebbe chiuso il ciclo. Invece no: l'ingranaggio è ripartito e ha reso quello di ieri un giorno di festa nel paese di Baldaccio, dove gli studenti hanno iniziato l'anno scolastico con una «lezione» sulla legalità, che ha avuto per figura centrale Domenico Bilotta, membro della Fondazione Antonino Caponnetto e fra gli ospiti anche l'onorevole aretino Marco Donati. «SIAMO VERAMENTE contenti di questa mattinata - ha commentato il sindaco Alessandro Polcri - e la ripartenza del liceo artistico significa vita nuova per la più significativa tradizione artigianale di Anghiari». Collegato a questo ritorno, c'è anche il progetto di rilancio dell'istituto. «Tutto possibile, grazie all'interessamento e all'amore verso questo tipo di insegnamento - ha spiegato la professoressa Rosaria Cafiero, collaboratrice del dirigente scolastico, il professor Luciano Tagliaferri - che è vincolato dalla storica vocazione del territorio di Anghiari e della Valtiberina nei confronti del design del legno e del mobile antico. Questo progetto, voluto dalla dirigenza scolastica e dal Provveditorato, ci ha consentito di ricreare una classe prima. I ragazzi (una dozzina, come ricordato) sono numericamente esigui, ma fortemente motivati e pieni di energia: hanno scelto Anghiari perché vogliono imparare l'arte del restauro e tre di essi sono persino stranieri, provenienti da più continenti, per cui siamo all'improvviso diventati anche una scuola internazionale. Adesso, stiamo cercando di attivare un altro progetto: un ampliamento dell'offerta formativa, che preveda la riattivazione dei cinque laboratori inerenti al design del legno, quelli che caratterizzano in precedenza la scuola. Senza dubbio, un traguardo ambizioso, ma in linea con il rilancio di una professionalità e di una specializzazione che nel settore sono uniche». LE DODICI MATRICOLE si aggiungono così ai 9 studenti che nel giugno del prossimo anno, affronteranno gli esami di Stato, fra coloro che in terza si sono orientati per il design del legno (comprendente anche la liuteria) e gli altri che invece hanno optato per l'indirizzo multimediale e audiovisivo. Ma ora si è aperto - così tutti si augurano - un capitolo nuovo.
tratto da www.lanazione.it

Inserita il : 16-09-2017 da wineuropa

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