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Altre di Cronaca Il Centrodestra critica le scelte di Tiferno Insieme e Castello Cambia

Burri, bufera sulle nomine del Cda L'opposizione si spacca sui candidati

MINORANZA spaccata per le nomine alla «Fondazione Palazzo Albizzini-Collezione Burri» da parte del Comune. A pochi giorni dal dibattito in consiglio comunale non si placa la polemica. A finire nel mirino delle critiche soprattuto di Tiferno Insieme e Castello Cambia, non è stata solamente l'elezione dell'ex ministro Giovanna Melandri, ma anche quelle di Rosario Salvato e Bruno Corà. Le prime avvisaglie si sono avute durante l'ultimo consiglio comunale, quando Nicola Morini ha chiesto la possibilità di esprimere una sola preferenza e non tre, come da prassi per garantire anche all'opposizione un rappresentante aggiungendo: «Avevo dei nomi, nessuno mi ha chiesto chi fossero». Proposta che è stata, poi, respinta. MA NON È finita qua, visto che al momento del voto i rappresentanti di «Castello Cambia» insieme a quelli di «Tiferno Insieme» hanno lasciato l'aula per «protesta», mentre i membri di Lega Nord, Movimento 5 Stelle, Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno deciso di rimanere ed esprimere le loro preferenze. La frattura, poi, si è consumata nei giorni successivi a colpi di comunicati e documenti. I consiglieri comunali di «Tiferno Insieme» e «Castello Cambia» in una nota spiegano: «Abbiamo lavorato per individuare personalità che avessero la capacità, le competenze e il prestigio necessario per favorire un'ulteriore opera di rilancio del patrimonio Burri e realizzare una più stretta collaborazione e un rapporto di trasparenza fra la città e la Fondazione - hanno scritto Morini, Flamini, Bucci e Arcaleni - pensavamo che questo si potesse conseguire dando finalmente anche alle minoranze la possibilità di formulare una propria proposta ed indicare un proprio candidato. Evidentemente erano altre le intenzioni della maggioranza, che ha voluto nuovamente indicare tutti e tre i candidat, e dei gruppi di minoranza di Lega, M5S, Fdi e Fi che hanno favorito questa scelta, votandoli». Immediata c'è stata la presa di posizione di Riccardo Augusto Marchetti (Capogruppo Lega Nord), Andrea Lignani (Capogruppo FdI) e Cesare Sassolini (Capogruppo FI). «LE BUONE battaglie si condividono: nessuno ci ha informato sui nominativi alternativi», spiegano i rappresentanti delle forze politiche di Centrodestra, rivendicando un risultato importante: l' impegno del sindaco per modificare il regolamento per dare rappresentanza alle minoranze. Marco Gasperi, M5 Stelle, dopo aver ribadito che «allontanarsi dall'aula per non esprimere un voto non è in vera azione oppositrice» sottolinea come «furono proprio i rappresentati di Castello Cambia e Tiferno Insieme ad affermare di avere nominativi di persone idonee ».
tratto da www.lanazione.it

Inserita il : 16-09-2017 da wineuropa

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