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Altre di Cronaca Solo tre non dolosi. Un numero cosi' alto non si verificava dal 1990

Triste record di incendi boschivi Ben 14 da marzo a settembre

di CLAUDIO ROSELLI DA UN QUARTO di secolo, la Valtiberina Toscana non viveva un'estate di lavoro sul versante degli incendi boschivi. Possiamo già tranquillamento stilare il bilancio, dal momento che il 15 settembre sono cessati l'emergenza e i servizi di prontezza operativa. Dati alla mano, da marzo a settembre sono stati in totale 14 i focolai divampati nel comprensorio (non accadeva dal 1990) e quasi tutti di matrice dolosa, salvo tre casi: due di piante cadute sui cavi dell'alta tensione e uno di un fulmine. «Senza dubbio - commenta il dottor Claudio Nocentini, responsabile antincendio dell'Unione dei Comuni - è stata una stagione difficoltosa a causa dell'andamento climatico, seppure il nostro territorio possa ritenersi fortunato rispetto ad altri della provincia e della regione e quindi la situazione abbia sempre viaggiato sui binari della sostanziale tranquillità. I roghi più vasti - e quindi meritevoli di citazione - sono i due divampati nella zona di Sovaggio, a Caprese Michelangelo e quello lungo la strada di Montecasale a Sansepolcro, compresi nel periodo luglio-agosto. Gli altri hanno interessato perlopiù superfici di sottobosco, senza arrecare danni particolari alla vegetazione o incidere più di tanto, mentre nei tre incendi sopra ricordati sono bruciati boschi e vecchi oliveti, anche se comunque le aree agricole sono state intaccate solo marginalmente». LA «TASK FORCE» che mettete in piedi ogni anno ha funzionato? «Come sempre, i volontari del gruppo comunale di protezione civile Sansepolcro-Alto Tevere hanno provveduto all'avvistamento dalle tre torrette nelle località di Poggio Rosso (Pieve Santo Stefano), Spicchi (Anghiari) e Belvedere (Citerna e Monterchi), mentre il pattugliamento era garantito dalle squadre di pronto intervento del nostro ente, che sono tre, per un totale di 15 uomini, non dimenticando la terza fondamentale componente, quella dei vigili del fuoco, che hanno la competenza ogni qualvolta le fiamme rischiano seriamente di attaccare infrastrutture viarie e nuclei abitati; la direzione delle operazioni antincendio boschive è affidata invece ai nostri tecnici». GLI OPERAI dell'Unione hanno lavorato anche altrove? «Sì, purtroppo l'estate si è rivelata caldissima anche per gli incendi in Toscana e le squadre dell'Unione dei Comuni hanno potuto mettere la loro competenza a disposizione anche di altri luoghi, vedi Terontola, Piancastagnaio, la Lucchesia e Civitella Paganico, dove il fuoco non ha assolutamente scherzato».
tratto da La Nazione

Inserita il : 21-09-2017 da wineuropa

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