di CLAUDIO ROSELLI
RISOLVERE al più presto il problema dell'edilizia cimiteriale e supportare la vitalità che esiste in ognuna di queste realtà, autentici presidi sociali. Lo afferma Francesca Mercati, capogruppo consiliare de «Il nostro Borgo» - una delle liste in appoggio al sindaco Mauro Cornioli - e titolare di una delega finora inedita: quella ai rapporti con le frazioni. Un compito assegnato a lei, avvocato di professione, che vive a Santafiora, la più popolosa delle frazioni di Sansepolcro. «Relativamente ai cimiteri - afferma la Mercati - è una questione che investe l'intero territorio comunale: le situazioni più difficili sono quelle di Gricignano e Pocaia (senza escludere Gragnano), dove mancano i loculi, mentre la soluzione tampone di Santafiora ha permesso da una parte la loro realizzazione e dall'altra ha creato uno stato di provvisorietà con una recinzione in rete verde che non rispecchia la sacralità e la dignità del luogo». IL RITORNELLO più frequente che arriva dalle frazioni? «Lavori pubblici e in particolare viabilità e sicurezza stradale. Partiranno a breve gli interventi programmati al Trebbio e alla Montagna; gli altri sono in agenda, compatibilmente con le tempistiche: purtroppo, non possiamo operare con la velocità che vorremmo. Non solo: diverse strade delle frazioni vengono percorse a velocità eccessive, il che non va bene». Oltre all'allestimento dell'impianto per l'elisoccorso notturno al campo sportivo di Santafiora, mossa senza dubbio fondamentale, che cosa avete fatto di rilevante per le frazioni? «Sempre a Santafiora e a Gricignano, sono stati portati a termine i lavori di ricostituzione dei fossi, all'indomani dell'abbondante precipitazione del 6 novembre 2016, una domenica nella quale vidi il sindaco e l'assessore Riccardo Marzi calzare gli stivaloni assieme agli operai. La specifica attività è stata coordinata dal Comune e dagli uffici; d'altronde - è noto - sui fossi non veniva più eseguita la manutenzione da molti anni». QUALE RUOLO svolgono le singole frazioni? «Sono intanto una parte di territorio e di popolazione e in ognuna si sono create associazioni che - al di là del fatto di chiamarsi pro loco oppure con un'altra denominazione - hanno una funzione molto importante: quella di tenerle vive e non solo con feste e sagre. Le associazioni hanno in mano il termometro sociale della realtà in cui operano e spesso si occupano direttamente del sociale, interagendo con il Comune, del quale diventano le referenti per qualsiasi tipo di problematica».
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it