UMBERTIDE -
LA MOSCHEA, pur rivista e corretta, torna a far discutere. La notizia del suo ridimensionamento - solo il salone a piano terra di circa 600 mq otterrà sarà terminato - scalda la politica. Sullo sfondo la Comunità islamica locale guidata dall'imam Chafiq El Oquayly (nella foto), che in crisi di fondi per terminare il centro, alza per ora bandiera bianca rimandandone a tempi migliori (e magari a un'altra amministrazione comunale) il completamento. FEROCE Luigino Orazi, di Umbertide Cambia: «Apprendo dai giornali - attacca - che il sindaco sta rivedendo il progetto della moschea. Secondo lui il problema starebbe nei merletti, nei decori, nel minareto e non nella sicurezza, nella tracciabilità dei fondi, nei rapporti esclusivistici con una sola associazione, nell'integrazione». Insomma, Orazi è sarcastico: «Sarà una moscheina, di cui verrà terminato solo il piano terra, magari destinando il secondo, se non sarà abbattuto ad uffici comunali». Per Umbe.Ca. si tratta solo di «una presa in giro», un prendere tempo approfittando della mancanza di fondi, per uscire da un empasse politica grave e costosa in termini di consenso. «I cittadini sappiano - insiste Orazi - che la carenza di fondi destinati alla moschea è legata alla nostra ferma richiesta di tracciabilità di questi». Soddisfatto invece il consigliere regionale Marco Guasticchi (che con un manipolo di fedelissimi appoggia a fasi alterne l'amministrazione Locchi): «Se il sindaco riuscirà nell'impresa - dice - dimostrerà di avere grande coraggio, riqualificando la sua attività amministrativa che vanta già la soluzione della questione ‘ex fornace'. La politica ha svolto un ruolo propositivo in quanto le polemiche erano legate alle dimensioni sproporzionate della struttura». Pa.Ip.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it