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Cronaca L'ultimo saluto ad Achille Roselletti Folla ai funerali del direttore artistico

UMBERTIDE ADDIO AL PROF, ATTORE E REGISTA

- UMBERTIDE -

 «NON SIAMO qui per dire addio ad Achille, ma a quella parte di noi che lui era». Sono le parole con cui Piergiorgio Giacchè, docente di Antropologia Teatrale ed suo amico ha salutato per l'ultima volta Achille Roselletti. Parole vere, perché nella chiesa di Cristo Risorto ieri, durante la celebrazione funebre, il dolore si tagliava con il coltello. A quello della moglie Daniela dei figli Achille Jr. e Birgitta, degli adoratissimi nipotini, si sommava quello dei presenti che gremivano la chiesa: gli ex studenti del «Da Vinci», i membri dell'Accademia dei Riuniti, gli ex colleghi. Tanta la gente di teatro, passione immensa di Roselletti, così come gli amici, i conoscenti e tutti coloro che dall'uomo, dal regista, dall'attore, professore, direttore artistico del Teatro dei Riuniti hanno ricevuto qualcosa. Un dolore sincero, accompagnato dalle lacrime, mescolato alla gratitudine, alla stima, all'affetto. UN UOMO complesso Achille Roselletti, un caleidoscopio dalle mille ammalianti sfaccettature, con due grandi amori nella vita, come ha sottolineato ancora Giacchè: la famiglia, al primo posto, suo primo e grande capolavoro e subito dopo il teatro. Dal sacerdote l'appello alla speranza, perché «la sofferenza sia quella del parto di una perla di fede, che il suo peso, come piombo, possa trasformarsi in oro». Già perché quando si chiude il sipario della vita, subito un altro se ne apre, quello dell'eternità e l'ultima preghiera non è un addio, ma un arrivederci.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 29-09-2017 da wineuropa

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