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Cronaca Finito in manette a Umbertide: ha ventuno anni ed e' di origini albanesi

Diciottenne morto per overdose Arrestato lo spacciatore di Elias

- UMBERTIDE - HA 21 ANNI, è di origini albanesi, senza fissa dimora, ed è statto arrestato a Umbertide con l'accusa di aver venduto la dose di cocaina che ha poi provocato la morte del ragazzo diciottenne di Sansepolcro. Sono bastati solo pochissimi giorni ai militari della compagnia di Sansepolcro per individuare il presunto responsabile del decesso di Elias Ghouiza ritrovato senza vita il 6 ottobre dai propri familiari all'interno della cantina della loro abitazione. Fin dall'inizio le attività investigative si erano dirette verso gli ambienti dello spaccio di sostanze stupefacenti del capoluogo biturgense, poiché non era possibile escludere una pregressa assunzione di droga (forse cocaina) da parte del ragazzo, come possibile causa del decesso. IL FASCICOLO aperto dalla procura di Arezzo, che sta conducendo le indagini sulla morte del ragazzo, è stato infatti aperto per l'ipotesi di reato «di morte o lesioni di conseguenza di altro delitto» e «spaccio di sostanze stupefacenti». I carabinieri si sono messi sulle tracce dei contatti e soprattutto delle ultime chiamate rimaste nel telefono cellulare di Elias. Da queste tracce venivano avviate altre intercettazioni telefoniche nei confronti di quelli che potevano essere stati i potenziali spacciatori di droga e che avevano avuto contatti proprio col diciottenne. Dopo alcuni giorni di attività tecniche i militari della compagnia di Sansepolcro sono andati a Umbertide per eseguire il fermo di polizia giudiziaria di F.R., cittadino albanese, 21 anni, senza fissa dimora, gravemente indiziato di aver spacciato la droga che ha poi provocato la morte di Elias. «L'attività investigativa consentiva di raccogliere gravi elementi di responsabilità (prove testimoniali ed attività tecniche) sulla cessione della dose di cocaina assunta dal diciottenne prima del decesso e verosimilmente risultata letale», spiegano i carabinieri. Stamattina potrebbero giungere elementi importanti dall'autopsia che potrà togliere ogni dubbio sull'ipotesi overdose, per ora la più accreditata dagli investigatori. NEL CORSO delle indagini veniva inoltre accertata dai carabinieri, nei confronti dell'albanese, una reiterata attività di spaccio di cocaina esercitata a Umbertide. Inoltre durante la perquisizione domiciliare l'arrestato era stato trovato in possesso di due dosi di cocaina, per circa 2 grammi e mezzo ed 800 euro, tutti posti sotto sequestro. Dopo le formalità di rito l'albanese è stato associato nel carcere di Perugia capanne a disposizione delle autorità.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 10-10-2017 da wineuropa

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