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Newsletter WineuropaTecnologia & Comunicazione L'assistente domestico miniaturizzato di Mountain View sentiva fin troppo: un problema che forse riguardava soltanto i device forniti in anteprima ai giornalistiGoogle Home Mini, la patch per non farlo spiareRoma - Il dispositivo era statoaccusato di raccogliere dati sugli utenti, registrandoli 24 ore su 24: pur essendo programmato per attivare i microfoni per la registrazione soltanto dopo aver sentito il comando "Ok Google" o dopo l'interazione dell'utente con l'apposito pulsante, secondo quanto riferisce Artem Russakovskii di Android Police in un dettagliato commento il sistema di registrazione risultava sempre attivo, finendo per interpretare come comandi anche rumori e addirittura i suoni di canzoni o programmi ascoltati.
Mountain View è stata costretta a riconoscere il problema, ma ha minimizzato: si tratterebbe di una "questione che ha riguardato solo un piccolo numero di dispositivi" (quelli degli utenti che lo hanno ricevuto in anteprima all'evento Made by Google) e che può comportare "il malfunzionamento del meccanismo di controllo touch dei dispositivi". Anche alla luce dei problemi ora avuti e confermati da Google, dunque, da più parti è stato richiesto un intervento legislativo. Claudio Tamburrino
Inserita il : 12-10-2017 da wineuropa Invia il tuo commento |
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