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Altre notizie Sansepolcro: intanto prosegue con successo la mostra fotografica

Ecco la nuova sfida della Buitoni Un museo di archeologia industriale

di CLAUDIO ROSELLI

MUSEO di archeologia industriale della Buitoni: la sfida non è certo facile, ma merita di essere combattuta. Mentre sta viaggiando spedita nella prima settimana a Palazzo Inghirami la mostra fotografica e di gadget dedicata ai 190 anni dell'azienda che ha fatto la ricchezza e la storia di Sansepolcro, si pensa in contemporanea a come dare gambe al progetto di una esposizione permanente negli spazi a pianterreno di Palazzo Muglioni. E una delle sale della mostra è riservata proprio al grande sogno del Cral Buitoni, che poi è il sogno della città intera, ma la situazione ha le sue complessità per un paio di motivi: «Dobbiamo inserire in un sito abbastanza angusto un qualcosa di nuovo che prevede il rispetto di normative per l'accessibilità - ha affermato il geometra Alighiero Angioloni, responsabile per la progettazione - e poi c'è la questione della reperibilità dei finanziamenti, anche perché prima dell'allestimento del museo occorre completare l'opera di consolidamento dell'edificio, che di questo intervento ha certamente bisogno. In più, dobbiamo creare la parte nuova, quella dell'accesso: senza dubbio, è un qualcosa di stimolante, perché portiamo una novità di rilievo dentro le mura cittadine e il giardino fungerà da appendice esterna a quello che striamo studiando. Non solo: vogliamo ricavare al primo piano una sezione specifica, collegata all'istituto alberghiero di Caprese Michelangelo, per le preparazioni culinarie con i prodotti Buitoni e quindi fare del museo una entità da utilizzare e non solo da vedere. Confidiamo anche nell'aiuto e nell'orgoglio dei cittadini di Sansepolcro, perché questo dovrà essere il museo non del Cral e della Buitoni, ma di chi vi ha lavorato. Un museo che nasce dal basso e quindi non calato dall'alto». D'ALTRONDE, il materiale esposto in questo mese fa capire come il grande patrimonio non sia contenuto solo negli archivi ma anche nelle case degli ex dipendenti, oppure in persone come Mario Gabellini, che con i pezzi della sua collezione ha dato un contributo determinante. «La Buitoni è la cultura di Sansepolcro»: questo lo slogan che funge da filo conduttore dell'evento, del quale rimarrà una testimonianza tangibile costituita dall'eccezionale catalogo curato dal professor Ivo Biagianti. «Credo che quanto raccolto, selezionato e sistemato sui pannelli costituisca un compendio fondamentale sulla Buitoni, grande realtà aziendale con a capo una figura umana e carismatica, quella del commendator Marco Buitoni, ma anche grande realtà sociale», ha detto il docente universitario. Gli anni del successo, l'evoluzione dal primo pastificio fino al trasferimento dello storico trasferimento nella zona industriale: c'è riassunto proprio tutto, compreso... Diego Armando Maradona. E sì, quando il Napoli vinse il suo primo scudetto nel 1987, sulle maglie c'era scritto proprio Buitoni.
notizia tratta da La Nazione www.lanazione.it

Inserita il : 13-10-2017 da wineuropa

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